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La nuova sardegna. Scontri in tutti i partiti sulle candidature

Nel Pd polemiche e ricorsi su alcuni esclusi, oggi Lai a Roma, forse una donna capolista, bagarre tra i centristi montiani

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di Filippo Peretti

CAGLIARI Bagarre in tutti i partiti per le candidature alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Non fa eccezione il Pd. Dopo la festa delle primarie la tensione sta salendo. Ieri a Pierluigi Bersani sono state spedite due lettere-appello per il ripescaggio del senatore uscente Francesco Sanna e del consigliere regionale Gian Valerio Sanna. La prima lettera è firmata da due elettrici, Elisabetta Caredda di Cagliari e Gloria Reggiani di Cagliari, e chiede che Francesco Sanna, battuto alle primarie dal segretario del Sulcis Emanuele Cani, venga recuperato come secondo senatore della provincia più povera d’Italia. Per quanto riguarda Gian Valerio Sanna, invece, l’elettore oristanese Angelo Porcheddu, dicendo di parlare a nome di centinaia di cittadini che minacciano di non votare Pd, ha detto che il consigliere regionale è stato escluso ingiustamente dalle primarie e che merita di essere messo comunque in lista in quota Bersani per i meriti acquisiti nella predisposizione del Piano paesaggistico regionale, documento apprezzato non solo in Italia ma in numerosi Paesi europei. Nel Pd c’è anche una richiesta di riconteggio delle schede a Cagliari da parte della terza più votata tra le donne, Anna Paola Loi, distanziata di appena 22 voti da Maria Grazia Dessì, che ha una chance di essere messa tra i candidati sicuri. Il segretario del Pd Silvio Lai è oggi e domani a Roma per la definizione delle candidature: devono essere scelti i due capilista. Uno è quasi sicuramente lo stesso Lai alla Camera, mentre per il Senato si parla sempre di Renato Soru ma si pensa anche a una donna. Ieri negli ambienti del partito circolavano come ipotesi i nomi della giornalista Bianca Berlinguer (direttore del Tg3) e della scrittrice per l’infanzia Bianca Pitzorno. Nomi di prestigio perché è stato Bersani, al quale compete la scelta finale dei capilista, a chiedere di avere proposte di personalità conosciute e apprezzate anche al di fuori dei confini regionali. Lai riferirà tutto alla direzione regionale di sabato. Le liste saranno infine approvate a Roma dalla direzione nazionale martedì 8. Mentre il Pd è quasi giunto al traguardo delle candidature, gli altri partiti non hanno fatto ancora un solo passo in avanti. Ieri il coordinamento regionale dei Riformatori (che hanno aderito al movimento di Luca Cordero di Montezemolo, hanno ufficializzato la scelta di schierarsi con l’alleanza guidata da Mario Monti. «Crediamo e sosteniamo questo progetto», ha detto il leader dei Riformatori Michele Cossa. Il loro candidato alla Camera nella lista Montezemolo sarà quasi certamente l’ex capogruppo Pierpaolo Vargiu: i Riformatori, visto il loro radicamento, sperano di avere per lui il posto di capolista. Ci aspira anche Gigi Picciau, ex presidente di Confagricoltura, dirigente sardo di Italia Futura. Sarà capolista di Fli alla Camera dietro Gianfranco Fini il consigliere regionale Ignazio Artizzu, anch’egli ex An ed ex Pdl. Al Senato lo schieramento montiano in Sardegna dovrebbe essere aperto dall’ex ministro Beppe Pisanu (il suo addio al Pdl è ormai ufficiale) che potrebbe però presentarsi anche nel Lazio. Dopo di lui ci sarebbe un esponente dell’Udc: il capogruppo Giulio Steri o il consigliere regionale Antonio Cappai; e quindi un esponente dei Riformatori. Per la Camera nell’Udc sembra esser certo il segretario Giorgio Oppi come capolista. Per il secondo posto (molto richiesto visto che nel 2008 Oppi si era dimesso dopo l’elezione) ci sono molti nomi: il neo assessore Andrea Biancareddu e il suo collega di giunta Sergio Milia (nel 2008 primo dei non eletti dopo Oppi aveva rinunciato a sua volta), oltre che il giovane Federico Ibba.

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