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La nuova sardegna. Cassintegrati, il governo taglia i fondi

Il ministero del Welfare non ha trasferito alla Regione i 46 milioni di euro degli ammortizzatori sociali per il 2012

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CAGLIARI Doccia fredda dal ministero del Welfare sulla Regione Sardegna e, soprattutto, sugli oltre 20mila cassintegrati sardi che rischiano di restare senza le ultime risorse per gli ammortizzatori sociali. «Negare i 46 milioni di euro per completare l’annualità della cassa integrazione rappresenta un atto inaudito da parte di un Governo che ha penalizzato costantemente la Sardegna – ha sostenuto l’assessore del Lavoro, Antonello Liori non appena venuto a conoscenza del taglio previsto da Roma –. Nonostante le ripetute dichiarazioni del ministro Fornero, che anche nella sede solenne del Parlamento aveva garantito i fondi per l’intero 2012 e la firma sull’accordo che sanciva il rinnovo della copertura statale su quelle cifre – ha aggiunto con amarezza l’assessore – siamo stati informati che migliaia di famiglie non avranno diritto agli ammortizzatori sociali. Niente aiuti e a questi lavoratori non possono certo bastare le generose parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che non a caso nel discorso di fine anno ha nominato la Sardegna come simbolo della grave crisi italiana». La situazione è delicatissima e in attesa di riscontri da Roma per la copertura totale del 2012, l’assessorato regionale al Lavoro sta predisponendo la bozza di accordo da sottoporre al ministero del Welfare per il 2013, anno in cui le maglie per accedere agli ammortizzatori sociali saranno ancora più strette, con un prevedibile stop ai rinnovi delle casse ingrazioni in deroga che si susseguono da molti anni. L’assessore Liori ha incontrato i sindacati e i rappresentanti delle imprese e dell’Inps per scrivere il nuovo accordo e definire le regole all’interno dei binari stabiliti dal ministero. Mercoledì 9 è prevista l’ultima riunione per sottoscrivere il documento. «Il governo Monti non può permettersi di giocare con il destino dei cassintegrati sardi. Negare 46 milioni di euro per il finanziamento degli ammortizzatori sociali rappresenta un affronto senza precedenti per la Sardegna. A Roma erano stati raggiunti accordi precisi e il governo e il ministero del Lavoro non possono rimangiarsi la parola data». Bruno Murgia, deputato nuorese del Pdl, ha sottolineato con amarezza la drammatica notizia rimbalzata da Palazzo Chigi che metterà in ginocchio gli oltre 20 mila cassintegrati sardi, che così rischiano di restare senza le ultime risorse per gli ammortizzatori sociali. «Il comportamento del ministro Elsa Fornero, ma anche degli altri ministri ricorda tanto l’insolvenza fraudolenta – ha sostenuto Bruno Murgia –. Il Governo ha assunto impegni sapendo benissimo che avrebbe avuto forti difficoltà a rispettarli: una condotta incosciente e oltraggiosa. Migliaia di famiglie isolane ora rischiano di rimanere senza tutele. Un colpo durissimo per un’economia già provata dalla crisi. Il Governo deve risolvere la situazione nelle prossime ore, i lavoratori non possono essere abbandonati».

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