Ci sono altri tre indagati: Vittorio Randazzo e Peppino Balia compariranno davanti al gup di Cagliari il 15 novembre, Silvestro Ladu è già stato rinviato a giudizio e sarà processato dal Tribunale il 5 novembre.
Il senatore del Pdl nella legislatura 2004-2008 era esponente di Fortza paris: per una questione esclusivamente tecnica le indagini si sono chiuse prima rispetto agli altri 19 consiglieri regionali finiti nel mirino della Procura. Ladu deve spiegare come ha speso 250.000 euro: avrebbe pagato con la carta di credito intestata al gruppo molti interventi di manutenzione e riparazione di tre diverse auto; ha speso i soldi del gruppo per lavori di carrozzeria e il montaggio dei sensori per il parcheggio, per un intervento di manutenzione e riparazione dell'auto della moglie e in un centro di Siniscola di combustibili per uso domestico e per riscaldamento.
L'accusa di peculato è uguale per tutti i venti consiglieri regionali sotto procedimento penale: dovranno dimostrare di aver speso per l'attività politico-istituzionale del gruppo i 2.500 euro che ricevevano ogni mese. Nel corso dell'inchiesta gli indagati hanno consegnato al pm Marco Cocco una montagna di scontrini, ricevute e fatture: 5 euro al bar , 8 per il parcheggio in aeroporto, spiccioli per francobolli e raccomandate, cifre più alte per pagamenti delle ricariche dei cellulari e per l'utenza fissa della sede del partito, biglietti aerei, spese di cartoleria, taxi, pullman alberghi, bed & breakfast.