Le feste di Natale sono speciali, a prescindere. Giorni che regalano emozioni e rallegrano l'esistenza. Un periodo che i ventisette ospiti della casa di riposo San Giuseppe di Orani hanno vissuto in assoluta semplicità. Tra loro, il più longevo ha centouno anni, il più giovane sessantasei.
Nonnini arzilli vengono accuditi e coccolati come se fossero dei bimbi. Alcuni di loro hanno trascorso le festività natalizie con le loro famiglie, altri (la maggior parte) sono soli perché le persone care vivono nella Penisola o all'estero. La loro vera famiglia è qui, in quella che ormai è diventata casa loro. Trascorrono i giorni in compagnia delle tre suore vincenziane che gestiscono la struttura in collaborazione con il parroco don Riccardo Fenudi, tredici tra operatrici socio sanitarie, assistenti geriatriche e un'animatrice che insegna l'arte de decoupage). Angeli che, giorno e notte, si occupano dei loro ospiti, alcuni dei quali non più autosufficienti. Attualmente il ricovero, interamente finanziato dalle pensioni degli anziani, dispone di ventotto posti. Oggi si contano quindici donne e dodici uomini (l'unica stanza libera è già stata prenotata per i prossimi giorni).
L'intrattenimento prevede anche lunghe partite a carte e canzoni. I più autonomi hanno approfittato delle belle giornate per passeggiare nelle vie del centro. Ma c'è chi si è rilassato davanti a un documentario televisivo o leggendo in bliblioteca.
Anche quest'anno, su iniziativa dell'amministrazione comunale, gli ospiti della casa avranno ogni giorno una copia de L'Unione Sarda.
Giovanna Falchetto