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L'unione sarda. Ovodda, l'Imu non schiaccia le imprese

Grazie ai crediti Ici pagati dall'Enel il Comune è venuto incontro a commercianti e artigiani

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È stata definita una scelta comunale di diritto e non di partito. L'amministrazione civica di Ovodda, dopo aver cancellato l'Imu (l'imposta municipale unica) per le prime case, ha ridotto drasticamente la stessa imposta per le attività commerciali e artigianali.
Il sindaco Cristina Sedda difende la scelta a favore dei cittadini, adottata in un momento di difficoltà e in seguito agli sviluppi positivi della causa intentata dal Comune contro l'Enel, che mesi fa ha portato al recupero dell'ammontare non riscosso negli anni, riguardante la vecchia Ici sulla centrale elettrica del Taloro. Esattamente un anno fa, nel gennaio del 2012, il Comune ha incassato 2 milioni e 800 mila euro (importo calcolato per 11 anni di tributi evasi). «Sono soldi del territorio che nel territorio devono essere ridistribuiti sotto varie forme - ha sottolineato il primo cittadino -. È giusto che in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo, il Comune non si limiti a manifestare la sua preoccupazione, ma che ne prenda atto con azioni concrete mirate a non sfaldare il tessuto sociale ed economico del paese».
Un'attività artigianale con rendita catastale pari a 6000 euro, con lo sgravio applicato dall'amministrazione ovoddese si trova a versare 1738 euro di Imu (di cui 310 euro vanno al Comune e 1469 euro allo Stato).
Un sostegno concreto per le imprese del paese: senza l'intervento del Comune l'aliquota piena avrebbe determinato il versamento di 2872 euro. La tassa comunale è stata sgravata quindi del 3 per 1000, ovvero del valore massimo consentito dallo Stato.
«Ovodda è un paese abitato da persone che si danno da fare, che non aspettano la manna dal cielo - prosegue il primo cittadino -. Il Comune ha il dovere di garantire le condizioni ottimali affinché sia tutelato il lavoro e l'attività d'impresa». Il paese barbaricino conta circa 1620 abitanti. Le attività commerciali sono 36, quelle artigianali ammontano a 23 e sono un centinaio le partite Iva registrate. Le reazioni all'intervento dell'amministrazione comunale sullo sgravio dell'Imu per le attività commerciali e artigianali sono state diverse: da una parte c'è chi sottolinea l'importanza dell'aiuto economico che incentiva le imprese e le aiuta a superare il grave periodo di crisi; dall'altra chi avanza il sospetto di un'operazione demagogica di sapore vagamente elettorale. Ma il sindaco Cristina Sedda ribadisce la necessità di un intervento in questo senso, considerata la crisi economica che attanaglia famiglie e imprese.
«Sono sempre di più i cittadini che bussano preoccupati alla porta del mio ufficio - racconta il primo cittadino -. Alcuni manifestano una situazione ormai diventata insostenibile, in tanti chiedono un aiuto per poter pagare bollette e tasse». Gli amministratori, qualora si ripresentassero le condizioni favorevoli, confermano la volontà di adottare anche per il prossimo anno le misure riguardanti l'Imu in favore delle famiglie e delle imprese.
Roberto Tangianu

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