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L'unione sarda. Ecco i primi nomi per Ingroia

“Cambiare si può” propone il verde Bulgarelli e la psichiatra Trincas

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Spuntano i primi due nomi per le liste di Camera e Senato a sostegno di Antonio Ingroia per le prossime elezioni. Sono Mauro Bulgarelli, ex parlamentare eletto in Sardegna nelle file dei Verdi e Gisella Trincas, presidente dell'Asarp. Una decisione scaturita alla fine di una lunga assemblea che il movimento “Cambiare si può” ha organizzato ieri a Cagliari. Non si tratta di una vera e propria investitura, anche perché in questi giorni si terrà un confronto, a livello regionale, con i segretari dei partiti (Rifondazione, Idv, Pdci e Verdi) che fanno parte della schiera a sostegno del magistrato.
FUORI I PARTITI Sono proprio le formazioni politiche strutturate a subire gli attacchi più decisi, poiché l'obiettivo dei movimenti è quello di non avere come capilista nomi imposti da Roma. E proprio questo aspetto ha creato difficoltà nel riuscire a fare una sintesi di intenti che fosse condivisa. Nicola Imbimbo, esponente di “Cambiare si può”, è stato perentorio: «Se i nomi saranno imposti da Roma noi non ci stiamo». Una posizione pressappoco confermata da tutta la base, che ha chiesto «una candidatura sarda e non frutto di accordi politici». Non sono mancati gli attacchi nei confronti di Federico Palomba, deputato e segretario regionale dell'Idv, che «non ha riconosciuto il nostro movimento come un soggetto politico», ha lamentato Imbimbo.
I PARTITI All'assemblea hanno partecipato, oltre ai movimenti, anche i rappresentanti dei partiti che hanno avallato il teorema che le candidature siano decise nell'Isola, anche se con qualche distinguo. Riccardo Schirò, coordinatore dell'Idv a Cagliari, ha chiarito che «i partiti hanno ancora la forza della base e non esistono solo i movimenti». Poi, sulla scelta dei primi della lista ha preferito la linea della «rappresentanza sarda ma dopo aver discusso, esserci contati e aver pensato che non tutti i nostri elettori sono di sinistra estrema». Roberto Copparoni, a nome dei Verdi, ha parlato di «momento propizio e grande occasione per riuscire a costruire una forza politica alternativa che possa erodere voti al Movimento Cinque Stelle». A chiarire la posizione di Rifondazione comunista è stato il segretario regionale Alessandro Serra, che ha rifiutato «l'idea di focalizzare tutta l'attività politica sulle candidature». Serra ha, poi, richiamato l'attenzione sul «progetto che non deve fermarsi davanti a nessun tipo di imposizione». In questi giorni verranno discusse le rose dei nomi.
Matteo Sau

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