Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La nuova sardegna. Popolarità, giù Zedda Cappellacci precipita

Sondaggi annuali Ipr-Sole 24 Ore: il governatore all’ultimo posto in classifica Ganau primo tra i sindaci sardi, sale Bianchi (Nuoro), tiene Tendas (Oristano)

Condividi su:

di Alfredo Franchini

CAGLIARI Cittadini e territori sempre più lontani dai propri amministratori ma, da questo dato generale, emerge una «questione Sardegna». Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, è ultimo nel consenso riservato ai governatori, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, brucia in un anno tutto il capitale di consensi e perde dodici punti percentuali nel confronto col precedente sondaggio effettuato come ogni anno dall’Ipr per conto del Sole 24 Ore. Si salva solo Gianfranco Ganau a Sassari, stabile nel consenso. È vero che per Regioni e Comuni è stato un anno nero in cui i governatori hanno preso atto che il federalismo è fallito e che i conti della sanità e del trasporto pubblico comprimono i bilanci. I sindaci, poi, si sono dovuti improvvisare “esattori” imponendo una tassa, l’Imu, che in realtà era destinata allo Stato. Ma non può essere casuale che le istituzioni dell’isola continuino a perdere consenso e soprattutto a dover registrare un progressivo calo di fiducia da parte dei cittadini. Le domande del sondaggio su un campione di 2.000 elettori per ogni regione, erano semplici sia per il giudizio sui governatori sia per quello sui sindaci: si chiedeva un giudizio complessivo sull’operato e se l’intervistato sarebbe stato disposto a votare per lo stesso presidente e lo stesso sindaco. La classifica annuale del governance poll, il sistema che misura il gradimento degli elettori, vede Cappellacci sempre all’ultimo posto, con un’ulteriore caduta di due punti percentuali. La graduatoria è capeggiata dai presidenti di Toscana, Emilia e Veneto e il sondaggio, effettuato da settembre allo scorso dicembre, ha escluso Lombardia e Lazio al centro della tempesta di una nuova tangentopoli. In realtà si salvano dal segno meno solo il presidente dell’Emilia, Vasco Errani, (terzo per valore dei consensi con un aumento del 3,9%), della Liguria (Claudio Burlando) e della Puglia, Nichi Vendola che rispetto al giorno delle elezioni guadagna l’1,3 per cento. Per il resto è l’onda di piena della crisi della politica. Parte di quel consenso straordinario che ha circondato gli ultimi scioperi generali in Sardegna ha mostrato ulteriore sfiducia nella politica, una nuova protesta contro i ritardi nelle politiche del lavoro. Si allarga la forbice tra cittadini e regione perché l’isola non ha scelto come affrontare i grandi cambiamenti della società e dell’economia; l’isola ha avviato il federalismo e poi si è trovata impelagata in una vertenza con lo Stato per ottenere quanto le spetta in termini di entrate e per avere la possibilità di impiegare le risorse. Così il consenso lo tengono in pochi: Rossi, presidente della Toscana, regione in cui la burocrazia regionale funziona bene, il leghista Zaia che ha un invidiabile collegamento con il proprio territorio, il Veneto; Nichi Vendola in una Puglia che, per molti indicatori, si stacca dalle medie del Sud. Discorso diverso per i sindaci le cui storie sono ancora più legate alle proprie città. Gianfranco Ganau entra nella parte alta della classifica; il sindaco di Oristano, Guido Tendas, perde due punti rispetto al giorno della sua elezione ma conferma un ottimo 56 per cento così come il primo cittadino di Nuoro, Bianchi, che capitalizza il 57% del gradimento. Esplode il caso Zedda che l’anno precedente nello stesso sondaggio aveva conquistato la medaglia d’argento e in dodici mesi, subisce un taglio di consensi a doppia cifra. Il sindaco di Cagliari la prende bene: «Non ci siamo esaltati l’anno scorso, non ci demoralizziamo ora». Se i sindaci di Salerno o di Milano sono stati premiati per il lavoro degli ultimi dodici mesi sul territorio, Massimo Zedda paga per l’assurda pantomima del Poetto, l’unica spiaggia dove stanno per essere smontati tutti i bar - ed è la seconda volta in un anno- e paga per l’allontanamento della seria A di calcio

Condividi su:

Seguici su Facebook