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L'unione sarda. Un brindisi con le maschere

OLLOLAI. Sabato 26 gennaio l'evento organizzato dal centro commerciale naturale

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Ollolai apre le porte al Carnevale e diventa punto di raccolta delle espressioni identitarie della Sardegna, valorizzando non solamente la spettacolarità della manifestazione ma anche l'incidenza culturale che accompagna i miti e i riti dell'evoluzione popolare.
L'evento, di forte richiamo per turisti e visitatori, è fissato per sabato 26 gennaio ed è organizzato dal centro commerciale naturale “Le Botteghe di Ospitone” in collaborazione con la Pro loco di Ollolai, con il patrocinio del Comune e dell'assessorato regionale del Turismo. A partire dalle 15,30 sfileranno per le vie del centro le più significative maschere tradizionali dell'isola. I Mamuthones e gli Issohadores di Mamoiada, con il loro incedere e il suono dei campanacci; i Boes e Merdules di Ottana metteranno in scena la lotta ancestrale tra l'uomo e l'animale, mentre Olzai si proporrà con i Maimones e Murronarzos.
Le maschere di Samugheo evidenzieranno ancora una volta le tracce degli antichi culti del Mediterraneo arcaico. I Buttudos e gli Urthos di Fonni animeranno l'assedio, arrampicandosi ovunque. Il viaggio nel mistero proseguirà con l'altro volto del Carnevale, quello de “sas mascheras limpias” rappresentato da “sa maschera 'e cuaddu” di Neoneli, di probabile valenza spagnola, appartenente ai ceti più abbienti, e “sa maschera a gattu” di Sarule, citata anche da Grazia Deledda in “Elias Portolu”.
La suggestiva sfilata, che si avvarrà della cura e del commento di Giuliano Marongiu, si chiuderà con il passaggio di “Sos Thurcos”, la maschera tradizionale più nota del Carnevale di Ollolai, che rappresenta il mistero della vita e della morte. A seguire suoni e balli in piazza con i migliori musicisti della Sardegna. In programma anche una degustazione dei dolci tipici del Carnevale ollolaese. I festeggiamenti proseguiranno anche nei giorni seguenti e si concluderanno martedì 12 febbraio con la sfilata dei carri allegorici.
Roberto Tangianu

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