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La nuova sardegna. Il Taloro si gode il suo momento di gloria

La nuova capolista dell’Eccellenza fa festa senza montarsi la testa: «Si sogna coi piedi per terra»

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GAVOI Non si è ancora spento il clamore per l'impresa del Taloro che, surclassando l'Olbia con un roboante 4-2 nello scontro diretto disputato domenica al Maristiai, ha scalato la vetta proprio ai danni dei favoritissimi galluresi. E questo al di là di ogni pronostico. Non è certo un’impresa dovuta al caso o alla fortuna.La grande vittoria con l’Olbia e il primo posto sono esclusivamente il frutto del grande impegno di una dirigenza che non lesina nulla e mette i giocatori e lo staff tecnico nelle condizioni di rendere al massimo, e per farlo lavora incessantemente tutto l'anno, avvalendosi della preziosissima collaborazione dell'intera comunità che crede in un progetto avviato da molti anni che non solo si conferma, ma progredisce vistosamente. Dopo i festeggiamenti di rito, andati avanti durati l'intera notte, il presidente Antonio Lavra sprizza felicità. Ma quali sono i segreti di questa società? »Non ci sono segreti – risponde il presidente –,ma soltanto serietà, lavoro e umiltà.Da noi non esistono stipendi, soltanto rimborsi che vengono pagati con la massima puntualità; e sicuramente è meglio questo piuttosto che promesse di contratti buoni a parole che non trovano conferme. Molti giocatori hanno sposato la nostra causa ,gente del calibro di Silvetti, Gutierrez, Canessini, Cherchi, Piredda, Mele. Gente di qualità che è stata letteralmente sommersa di richieste da parte di moltissime società, ma che ha preferito scegliere le certezze che offre il Taloro». «Noi – prosegue il massimo dirigente – siamo l'unica società che programma tre allenamenti alla settimana e tutti in orari nei quali non si lavora. Altrimenti gente come Roberto Mele e Pinna non avrebbero avuto la possibilità di giocare con noi. A tutto questo si aggiunge la bravura dell'allenatore Ivan Cirinà e del preparatore atletico Mossa e il menù è completo. Le pressioni da noi non esistono, si lavora con serenità, senza grandi proclami.Voglio rimarcare che siamo primi anche nei campionati Juniores Regionale e negli Allievi,il settore giovanile per noi è di massima importanza». Alla domanda se un eventuale salto di categoria comporterebbe uno stravolgimento del sistema societario Lavra risponde che «non ci stiamo pensando, viviamo alla giornata. Dovesse accadere ne discuteremo con tutto il paese, coinvolgendo tutto il circondario. In fin dei conti è una società barbaricina, territorio dove volontà e orgoglio non mancano. Voglio concludere dicendo che mi fa piacere, fra tante realtà depresse dove la crisi regna sovrana, aver visto il mio paese allegro e felice per le nostre imprese». Peppino Mulas

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