Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Pdl a rischio caos: ora si temono lotte tra correnti

Condividi su:

ROMA Dopo l'euforia iniziale, dovuta all'annuncio di Silvio Berlusconi di non volersi ricandidare a premier aprendo la corsa alla successione attraverso primarie, la situazione nel Pdl è di nuovo tesa.
LA SITUAZIONE Quindi è bastata una notte per far ripiombare buona parte del partito nella preoccupazione che, senza l'ombrello berlusconiano, il Pdl sia ancora più esposto al rischio di implosione, vittima di correnti pronte a sfruttare le primarie per pesare il loro consenso. Un'agitazione a cui il Cavaliere contribuisce con il suo atteggiamento per molti poco chiaro. Mercoledì, dopo l'annuncio, Berlusconi ha trascorso la serata a casa a una cena organizzata da Alessandra Mussolini. Gli ospiti sono rimasti sorpresi dall'atteggiamento dell'ex capo del governo, per nulla provato dalla giornata. A qualcuno il Cavaliere ha ribadito la sua intenzione di mollare la guida del Pdl mettendo però in chiaro che questo non vuol dire uscire dalla scena politica. A dimostrazione di questa tesi c'è la decisione di registrare, dopo il messaggio di mercoledì, un video in cui ha voluto ripetere - parola per parola - quanto detto. Una decisione che ha fatto drizzare le orecchie soprattutto a chi non è per nulla convinto che l'ex capo del governo voglia farsi veramente da parte. Tuttavia i vertici del Pdl non si dicono preoccupati dal ritorno sulla scena: il video chiude il cerchio dopo che nel 1994 Berlusconi aveva annunciato la discesa in campo con un messaggio in tv. Il volto tirato - spiega chi lo conosce bene - testimonia come il pensiero dell'ex premier sia rivolto ad altre questioni. Oltre al pressing della famiglia per lasciare la trincea politica e occuparsi delle aziende, il Cavaliere è in attesa della sentenza, prevista per oggi, del processo Mediaset. Per Bonaiuti «Berlusconi è sereno, sicuro di essere assolto».
SCENARI Il ritiro apre diversi fronti in vista delle prossime elezioni. L'Avvenire, il quotidiano della Cei, indica nel gesto del Cavaliere «un passo in avanti» nella direzione di un rassemblement dei moderati. Il percorso però non semplice, soprattutto di fronte al rischio che l'uscita di scena del Cavaliere porti a una balcanizzazione del partito attraverso le primarie. Martedì si riunirà il tavolo per stabilire le regole e per decidere se aprire la consultazione agli outsider. Ma prima di allora c'è uno snodo importante, soprattutto per il segretario: il voto in Sicilia. Il rischio di sconfitta potrebbe indebolire talmente tanto Alfano da mettere il suo incarico in discussione, così come il proliferare di candidati rischia di trasformare le primarie in una babele ingestibile.

Condividi su:

Seguici su Facebook