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L'unione sarda. Incidente fatale a due ragazzi Patteggia 2 anni

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Ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa) Graziano Saba, il giovane di Bitti, 20 anni, alla guida dell'auto finita contro un palo nel tragico incidente che il 27 maggio scorso costò la vita a due ragazzi di Lula, Francesco Melone e Luciano Calia. La notizia del provvedimento del gip, che risale alla settimana scorsa, è arrivata ai genitori delle vittime soltanto «per vie traverse» e ha suscitato in loro rabbia e indignazione. Tanto che Raimondo Melone, Luisa Siotto, Diego Calia e Laura Porcu, hanno scritto una lettera che gronda «dolore senza fine». Ricordano che i loro figli in «un pomeriggio di festa hanno accettato un passaggio da un ragazzo quasi coetaneo. Non sapevano che quel ragazzo guidava pur avendo bevuto e usato droga. Con la corsa di quella maledetta auto sono finiti i loro sogni, le loro speranze».
«UNA PACCA E NULLA PIÙ» Francesco e Luciano mancano ai loro genitori «ogni istante del giorno. Il nostro dolore è senza fine. Il nostro conforto era la giustizia. Era sapere che chi ha sbagliato avrebbe pagato. Nessuna vendetta ma solo giustizia». Invece il patteggiamento si è rivelato - secondo i familiari delle vittime - «una pacca sulla spalla». «Quanto vale la vita di un ragazzo di 18 anni?», si chiedono i papà e le mamme di Luciano Calia e Francesco Melone.«Un anno di prigione? Oggi sono previste pene più salate per chi maltratta animali».
«VOGLIAMO GIUSTIZIA» La battaglia dei genitori dei due ragazzi morti, assistiti dall'avvocato Pier Giorgio Piroddi, continua («la nostra coscienza, il nostro dolore, i nostri cari ci chiedono giustizia e non smetteremo mai di reclamarla a gran voce pur di ottenerla») e investe anche questioni procedurali. «Non siamo stati avvisati della richiesta di patteggiamento», dicono. «Non è stato avvisato il nostro difensore che ha depositato la richiesta di avere copie dei atti in Procura a Nuoro ma non ha ricevuto nessuna comunicazione. Non siamo stati avvisati noi genitori. Forse che la nostra presenza avrebbe turbato una decisione di questo tipo? Chi dobbiamo ringraziare per questo regalo?».

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