Il baby Taloro non tradisce e rilancia le ambizioni dei ragazzi di mister Ivan Cirinà. La squadra rossoblù, scivolata due settimane fa in casa contro il Muravera, domenica scorsa a Calangianus con una formazione in piena emergenza ha strappato un successo importantissimo dal punto di vista della classifica e del morale.
LA TRASFERTA Il successo per uno a zero è arrivato con otto undicesimi della formazione titolare fuori per infortuni o squalifiche. Un trionfo, quindi, per i barbaricini che temevano la trasferta di Calangianus. «Ero tranquillo e sereno - afferma il tecnico Cirinà -. Sapevo che nelle nostre condizioni non sarebbe stato facile giocare una partita così importante con molti giovani in campo». Insomma, il Taloro non aveva nulla da perdere con una formazione in piena emergenza. «Ero sicuro che i ragazzi avrebbero lottato su ogni palla. Per tutta la settimana li ho caricati dicendogli che era arrivato il momento di dimostrare quanto erano importanti per la società e per il gruppo e lo hanno fatto». Insomma, i baby del Taloro sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa, per grinta e carattere. «Sapevo che mi potevo fidare, ma mi aspettavo qualcosa in meno - dice Cirinà - mi hanno stupito tutti per qualità e quantità, un elogio particolare lo merita Luca Piras che ha fatto la differenza perché nel primo tempo è stato devastate e poi ha siglato il gol della vittoria».
IL TITOLO REGIONALE La linea verde del Taloro, ragazzi che l'anno scorso a Macomer hanno perso il titolo regionale Juniores in finale contro il Fertilia, si sta dimostrando linfa vitale per la società che dimostra con i risultati (in Eccellenza ha il maggior numero di campionati consecutivi nella categoria) che la programmazione è un tassello imprescindibile. Giovani che ora metteranno in difficoltà il tecnico per le scelte già da domenica nonostante siano nuovamente disponibili Gutierrez, Canessini e Mele. Fuori invece Sedda, Mazzette, Frau, Piredda, in dubbio Noli. «In vista del match contro il Pula - spiega Cirinà - non avrò difficoltà. I ragazzi sanno che sono solo a una tappa del percorso che stanno facendo. Domenica si sono fatti male anche Sedda (frattura al polso e Noli al setto nasale). È un periodo storto. Nella mia piccola carriera - dice Cirinà - non mi è mai capitata una cosa simile».
Fabio Ledda