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La nuova sardegna. Liori sfida Cappellacci: «Non mi sospendo»

L’ex Pdl presenta i Fratelli d’Italia e dice: «Assessori candidati? Faranno ordinaria amministrazione»

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CAGLIARI Ugo Cappellacci ha chiesto che gli assessori che si candidano alle politiche si autosospendano dall’incarico, altrimenti provvederà lui a sospenderli. Antonello Liori, il primo a ufficializzare la sua presenza nelle liste delle elezioni politiche, ha risposto picche. «Non siamo più a scuola, non esistono sospensioni. Persino da studente – ha detto l’assessore al Lavoro a margine della conferenza stampa con cui ha presentato la nuova formazione dei Fratelli d’Italia, di cui sarà capolista – mi giustificavo da solo falsificando la firma di mio padre». Come dire: non ho alcuna intenzione di ubbidire al presidente della Regione. Poi, in serata, c’è stato il chiarimento e la mediazione. «Con il presidente Cappellacci – ha riferito – abbiamo concordato come intendere l’autosospensione dalla carica, perciò nel periodo di campagna elettorale mi occuperò prevalentemente dell’attività ordinaria dell’assessorato». Liori ha spiegato che la decisione deriva dalla necessità di «non ingenerare il sospetto che l’importante carica istituzionale che ricopro possa essere utilizzata in maniera strumentale». Il problema politico per Cappellacci non è di poco conto perché, dopo Liori, potrebbero candidarsi altri otto assessori della giunta regionale. C’è Giorgio La Spisa (vice presidente e assessore al Bilancio), anche lui ex pdl come Liori, che al momento è al secondo posto della lista Monti-Montezemolo per la Camera, poi ci sono i quattro rimasti nel Pdl: Nicola Rassu (Urbanistica), Oscar Cherchi (Agricoltura), Alessandra Zedda (Industria) e Simona De Francisci (Sanità). Nell’Udc si parla di posti in lista »Sergio Milia (assessore alla Cultura) e Andrea Biancareddu (Ambiente). Infine il sardista Christian Solinas (Trasporti) potrebbe essere indicato nella lista del Psd’Az. Tornando a Liori, il candidato ha presentato ieri in una conferenza stampa la formazione dei Fratelli d’Italia fondata da Ignazio La Russa e Guido Crosetto. Netta la presa di distanze dal Pdl sul metodo di gestione del partito ma precisando che «il nostro non è un ritorno ad An». Fratelli d’Italia fa parte della coalizione di centrodestra con un terzo candidato alla leadership: è Giorgia Meloni, che si aggiunge a Silvio Berlusconi e Roberto Maroni: «Vince chi avrà più voti».

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