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La nuova sardegna. Freddo, neve e mareggiate: ecco l’inverno

L’isola nella morsa del gelo, disagi alla circolazione soprattutto sulle strade di montagna: obbligo di catene in auto sulla 131

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di Giovanni Melis e Simone Repetto

SASSARI L’inverno è arrivato. Quello vero con freddo, pioggia, neve, vento e mareggiate. Ma dovrebbe essere di breve durata visto che già nel fine settimana le temperature dovrebbero risalire, anche se le varie perturbazioni in arrivo da ovest e da nord ovest continueranno a portare pioggia e vento. Il picco del freddo in Sardegna è stato raggiunto nella notte, ma il clima sarà molto rigido per tutta la giornata. Durante la notte, la neve ha imbiancato i picchi più alti e le strade gelate stanno creando problemi alla circolazione. L’allerta lanciato dalla Protezione Civile interesserà la Sardegna almeno fino a venerdì e quindi chi utilizzerà l’auto dovrà munirsi di catene, così come previsto da un’ordinanza dell’Anas in caso di maltempo. Oggi la neve dovrebbe cadere anche a quote molto basse e quindi massima attenzione sulle strade e spostamenti ridotti al minimo indispensabile. Intanto, la neve ha già bloccato la Barbagia, nonostante il grande dispositivo messo a punto per lo sgombero delle strade. Una coltre bianca ha ammantato tutti i centri fino ai seicento metri. Ed ieri il gelo è continuato. Le precipitazioni sono state copiose sin dal primo mattino e hanno reso intransitabili, per alcune ore i principali passi: Tascusì, Correboi, Caravai, s’Isca e sa Mela e sa Casa. Imponente il dispositivo messo in campo da Anas e provincia di Nuoro. Ma prima della 9 circolare era praticamente impossibile. Anche perché nonostante l’andirivieni dei mezzi, la neve si depositava velocemente sulle strade, rendendo obbligatorio l’uso delle catene. In alcuni punti il manto nevoso ha raggiunto i 30 centimetri. Fonni, Desulo, Ollolai e Tonara i centri più colpiti, ma qualche problema è stato registrata anche ai Aritzo, Austis, Belvì e Ovodda. A Desulo c’è stato superlavoro per le squadre dell’Enel che hanno dovuto operare per diverse ore a causa di un black out che ha lasciato al buio il paese. E anche i telefoni sono rimasti isolati, riportando il paese per un giorno indietro nel tempo. Problemi per gli ovili di montagna: raggiungere i pascoli è molto difficile nell’agro di Fonni e Desulo e così come in Ogliastra ad Arzana e Villagrande Strisaili. Molti allevatori sono rimasti in campagna: ma hanno scorte di viveri e foraggio per pochi giorni. Ma l’ondata di maltempo si è abbattuta anche sulle coste, in particolare quelle esposte a occidente con forti mareggiate e conseguenti disagi per i collegamenti navali con le isole. Soprattutto a Carloforte la situazione è stata molto difficile. Dalle prime luci dell’alba, a causa del forte moto ondoso e del vento da ovest, i traghetti maggiori della Saremar, “Vesta” e “Sibilla”, non sono partiti per Portovesme, restando agli ormeggi ed è immediatamente scattato l’usuale dirottamento di tutte le corse verso Calasetta, con i traghetti minori. Ma il traghetto “La Maddalena” era fermo per lavori di manutenzione e così tutto il traffico marittimo è pesato sul gemello “Arbatax”. A causa della capienza limitata si sono create lunghissime file di auto lungo tutto corso Battellieri. Con la situazione sempre più caotica, la Saremar ha deciso di mettere comunque in navigazione il “La Maddalena”, che ha fatto la sua prima corsa verso Calasetta dopo mezzogiorno. La situazione è quasi tornata alla normalità, ma sono stati pesanti i disagi per pendolari, ambulanti e chi doveva recarsi in ospedale, tra cui un medico, costretto a rinviare un intervento chirurgico. A acusa della burrasca, anche la nave da crociera “Costa Pacifica” in navigazione al largo della Sardegna ha dovuto “saltare” l’attracco al porto di Cagliari, puntando così direttamente verso Palermo. Un’occasione economica persa per la città e un contrattempo per i turisti, tra i quali i 133 crocieristi che erano in attesa di imbarcarsi e raggiungeranno Palermo in aereo senza costi aggiuntivi.

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