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L'unione sarda. L'allarme dell'assessore: «Troppi vincoli di spesa, il Bilancio 2013 è a rischio»

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Non è certamente un quadro rassicurante quello emerso dall'audizione dell'assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa, che ieri si è confrontato con la commissione Bilancio del Consiglio. Tanto che, nel corso del 2013 e se le cose non cambieranno, la possibilità di spesa della Regione si limiterà a soli 2,3 miliardi di euro.
L'ASSESSORE «La situazione è molto grave, sia sul versante della spesa che su quello dei pagamenti al sistema sociale e imprenditoriale, e la Finanziaria 2013 è legata alle prospettive di chiusura della vertenza entrate e del confronto per rivedere i limiti del patto di stabilità: stiamo valutando il percorso migliore per affrontare l'emergenza con tutte le forze politiche», ha detto tra le altre cose l'assessore, facendo riferimento alla nebulosità delle indicazioni che arrivano da Roma. Secondo le prime stime i 2,3 miliardi dovranno bastare non solo per i pagamenti della Regione a favore dei Comuni e per il funzionamento dell'apparato amministrativo, ma anche per tutte le leggi obbligatorie e per le politiche su sociale, turismo, scuola, attività produttive, sport e spettacolo.
LA COMMISSIONE «Stiamo sollecitando l'incontro con la commissione Bilancio alla Camera, perché il testo di legge è ancora in fase parlamentare così che si possa riservare alla Sardegna l'attenzione che è stata data ad altri, non ultima la Sicilia», ha spiegato il presidente della commissione Bilancio Pietrino Fois (Riformatori): «O troviamo soluzioni o sarà una Finanziaria lacrime e sangue che andrà fermata perché non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai più deboli». Il presidente ha anche lanciato l'allarme per la situazione in cui versano gran parte degli alberghi sardi che si sono affidati a tour operator che non starebbero trasferendo i pagamenti: «Occorrerà prevedere una copertura sociale anche per loro».
LA CRITICA Secondo Luciano Uras di Sel, «si sta parlando di un'emergenza democratica, tanto che ci chiediamo a quando il filo spinato e i campi di concentramento? Lo dico da tre anni che siamo al crac, la deriva era chiara, non si può arrivare al collasso e poi lanciare allarmi o inviare mail a Monti». Per l'esponente dell'opposizione «la vertenza Sardegna richiede una qualità di governo della Regione molto diversa. Questa Giunta dimostra tutta la sua debolezza nel promuovere e gestire la giusta rivendicazione del popolo sardo. Chiediamo il coraggio di andare oltre, di rappresentare la drammatica situazione al governo, insieme alle forze sociali ed economiche».

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