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La nuova sardegna. Caos tirocini, ecco i 1400 «fortunati»

Tra i beneficiari lo studio Cappellacci: i titolari sono fratelli del governatore. A breve il nuovo bando: forse sarà da 10 milioni

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La Cisl, dopo gli ultimi fatti sull’anomalo mondo del lavoro sardo che non crea occupazione ma anzi ne perde, sollecita alla Regione un piano straordinario per l’occupazione. «I tirocini formativi non sono una risposta strutturale alla disoccupazione giovanile», spiega il segretario regionale della Cisl, Mario Medde, «ma hanno l'obiettivo di realizzare una conoscenza diretta del mondo del lavoro o momenti di alternanza tra studio e lavoro. Sono ambiti solo perché null'altro di immediato si presenta ai giovani come opportunità». È la tesi di Mario Medde che giudica i tirocini «una soluzione del tutto insufficiente a dare risposte alla disoccupazione giovanile». A giudizio della Cisl «il tirocinio potrebbe diventare qualcosa di importante solo qualora le aziende fossero messe in condizione di garantire l'inserimento dei giovani attraverso un abbattimento dei costi fiscali e previdenziali. Ma per fare questo servono politiche di settore per ridurre le diseconomie esterne ai processi produttivi.
di Silvia Sanna w SASSARI In questa storia confusa per ora sembrano esserci solo due certezze. La prima: nessun hacker ha mandato in tilt il server dell’Agenzia del lavoro, quella dei pirati informatici è stata la spiegazione tirata fuori da qualcuno, in buona fede sino a prova contraria, quando il sistema ha collassato per i troppi tentativi di accesso. La seconda certezza: i 1400 tirocinanti che ce l’hanno fatta hanno un nome e cognome, così come le aziende o privati che li accoglieranno per 6 mesi. Su tutto il resto, è nebbia. Ancora non si sa se l’assegnazione sarà annullata, con il governatore Ugo Cappellacci che appare più propenso per il no e l’assessore al Lavoro Antonello Liori che invece vorrebbe azzerare tutto e ricominciare, per allontanare l’ombra del sospetto dalla Regione e dall’Agenzia, suo braccio operativo che ha gestito in autonomia la partita dei Tfo. Sospetti che, davanti alla lista dei vincitori, sono aumentati. Tra i beneficiari c’è un certo studio Cappellacci di Cagliari che ha fatto gridare allo scandalo qualche escluso. I 1400 beneficiari. La parentela è assodata, il rapporto professionale no. I titolari dello studio associato Cappellacci, commerciale e di consulenza del lavoro, sono Carlo e Andrea, fratelli minori del governatore, anche lui commercialista e titolare di un altro studio che si trova nella stessa via di Cagliari, a un civico diverso. Un equivoco che ha creato un certo imbarazzo nella già caotica vicenda. Invece appartiene sicuramente ad Angelo Stochino, consigliere regionale Pdl, l’impresa di Arzana che avrà un tirocinante per 6 mesi. Ed è un esponente dell’Italia dei Valori il giovane cagliaritano che ha conquistato un voucher per fare pratica all’interno del partito. Ce n’è abbastanza per far tuonare Luciano Uras, consigliere regionale di Sel. Che chiede a Cappellacci, a Liori e all’Agenzia del lavoro di fare «l’unica cosa giusta». Cioè annullare la recentissima assegnazione e predisporre un nuovo bando dal quale «escludere aziende i cui titolari siano parlamentari, europei o nazionali, consiglieri regionali, assessori in carica o parenti dei dirigenti della pubblica amministrazione regionale». Uras propone anche di «articolare per ambiti provinciali, proporzionalmente alla popolazione residente e al numero dei disoccupati». L’invito all’Agenzia del lavoro «a raccordarsi con i Csl provinciali», arriva anche dall’Ups, Unione province sarde. Molto critica nei confronti della gestione centralizzata della vicenda tirocini da parte dell’Agenzia. Tirocinanti nell’incertezza. Hanno ottenuto il voucher ma ancora non sanno se potranno usufruirne. Però hanno buoni motivi per essere fiduciosi. Cappellacci, che a caldo aveva annunciato l’annullamento delle assegnazioni, il giorno dopo ci ha ripensato e ha scelto la strada della cautela. Via intrapresa (senza grande entusiasmo) anche dall’assessore Liori, che però si dice pronto a chiedere l’annullamento «nel caso emergano irregolarità. Per questo ben venga un’indagine della polizia per capire che cosa è successo». Per esempio: perché alcuni aspiranti tirocinanti si sono trovati di fronte la scritta “voucher esauriti per il comune di residenza?». Perché, se l’assegnazione doveva avvenire su base regionale e non territoriale? Il prossimo bando. Sarà predisposto a breve e probabilmente le linee guida saranno modificate. I soldi ci sono già, 5milioni del Fondo sociale europeo. Ma Liori punta a trovarne presto altri 5: in questo modo il numero complessivo dei tirocini salirebbe sino a 4200. Assicurazione. In totale ogni tirocinante costa 3571 euro per sei mesi: tremila (lordi) come compenso, 571 tra assicurazione Inail e Rc, responsabilità civile verso terzi. Un bell’affare per la compagnia assicurativa che stipula i contratti.

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