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L'unione sarda. Continuità dimezzata

Alitalia taglia i voli tra l'Isola e Milano: forse subentra Meridiana prezzi scontati ancora per un anno, ma solo per i residenti

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La continuità territoriale rimarrà in vigore per un altro anno ma i voli sono già dimezzati, almeno per Milano. Il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, l'aveva annunciato durante il question time di martedì scorso alla Camera, e ieri è arrivata l'ufficialità. «Il decreto di proroga delle vecchie regole è stato firmato giovedì e ieri è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale», assicura l'assessore regionale dei Trasporti, Christian Solinas. Lo schema attuale garantisce ai residenti di volare per Roma e Milano, rispettivamente a 67 e 77 euro a tratta, e sarà valido sino all'entrata in vigore della nuova continuità (il 27 ottobre 2013). A giorni si aspetta la pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta ufficiale italiana e su quella europea, ma le compagnie non ci stanno.
I TAGLI Alitalia aveva detto più volte che «con queste regole la continuità territoriale per la Sardegna è insostenibile, almeno su alcune tratte». E così conferma la decisione di non accettare gli oneri sulle rotte per Milano, in partenza da Cagliari e Alghero. Da oggi il volo diretto e con tariffa agevolata non è più prenotabile dal sito della compagnia. Rimangono invece tutti i collegamenti già previsti per Roma dai tre scali sardi. La grande novità è però l'arrivo di Meridiana fly ad Alghero. Secondo indiscrezioni, la società olbiese avrebbe deciso di subentrare nelle rotte per Linate da Cagliari e da Alghero. La conferma potrebbe arrivare a giorni ma la compagnia non ha mai negato la volontà di espandere la rete approfittando del vuoto lasciato da Alitalia. Da oggi i voli da Cagliari per Milano sono solo 2, ma tra pochi giorni potrebbero crescere e tornare a cinque (Alitalia ne operava tre giornalieri), se Meridiana fly confermerà l'interesse.
ALTRE ROTTE Alghero, invece, per ora rimane senza voli per il Nord Italia. Oltre a veder cancellato l'unico collegamento rimasto per Linate, perde anche quello per Bologna, sempre di Alitalia. Questo fa parte della cosiddetta Continuità due, quella per le città diverse da Roma e Milano che scade sempre oggi e che a differenza di quella principale prevedeva anche contributi pubblici. Sovvenzioni queste che ora non saranno più concesse per evitare la scure dell'Antitrust europea. La novità mette a rischio l'intero pacchetto della Continuità due: bisognerà vedere se dopo Alitalia, anche Meridiana fly rinuncerà a gestire le rotte senza finanziamenti. La compagnia di Olbia ha sempre manifestato l'attaccamento alla Sardegna ma dovrà valutare se le rotte sono sostenibili. I primi segnali non sono buoni: da oggi il vettore ha cancellato il Cagliari-Palermo, previsto dalla continuità. I voli per le altre città (Napoli, Firenze, Bologna, Verona e Torino) sono però giornalieri (anche se gli orari sono in alcuni casi ballerini). Questo potrebbe far pensare che Meridiana fly tagli solo qualche rotta, quelle meno remunerative, per spostare gli aerei sulle nuove tratte per Milano.
CONSUMATORI Sulla cancellazione è intervenuta anche l'associazione Altroconsumo secondo cui Alitalia, oltre ad aver tagliato le rotte, avrebbe alzato i prezzi sui voli rimasti. «Meridiana, invece, ancor prima della scadenza della continuità, ha praticamente abbandonato i voli da e per la Sicilia, eliminando di fatto i collegamenti tra le due Isole per favorire lo spostamento verso il Nord-Italia», spiega il responsabile sardo, Francesco Mattana. «I vettori fanno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote alla continuità con decisioni unilaterali e improvvise che danneggiano migliaia di consumatori cambiando lo scenario dei trasporti aerei per i sardi».
LOW COST L'unica salvezza per spostarsi al Sud Italia, per Mattana, rimane Ryanair (con il Cagliari-Trapani), «ma bisogna stare attenti alle date e al tempo di prenotazione perché potrebbe costare molto caro, fino a 230 euro A/R», precisa. Proprio l'avvento delle low cost potrebbe far venire meno l'esigenza e la sostenibilità della Continuità due. Nel 2005, quando venne scritto il decreto, non c'erano tutti i collegamenti che ci sono oggi a fare concorrenza alle compagnie tradizionali. Però, conclude Mattana, Governo e Regione «dovrebbero lavorare per risolvere i problemi anche di questa convenzione».
Annalisa Bernardini

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