Il presidente della Provincia, Roberto Deriu, ieri è tornato al lavoro dopo l'ultima autosospensione. Ma la soluzione del caso Carboni slitta a oggi. Deriu ha avuto un faccia a faccia con il segretario provinciale del Pd, Giuseppe Pirisi, e il sindaco Alessandro Bianchi. Entrambi rinnovano la richiesta di revoca dell'assessore socialista all'Ambiente Ivo Carboni dopo l'ennesimo attacco al sindaco pd in occasione della promozione nella classifica di gradimento dei primi cittadini d'Italia stilata dal Sole 24 Ore. Oggi è in programma un incontro tra Deriu e la segreteria del Psi, guidata da Mario Giannasi. Ma negli annunci e nelle attese del Pd non c'è alternativa alla defenestrazione di Carboni, da tempo in guerra con Bianchi dopo che due anni fa lo ha allontanato dalla sua giunta togliendogli l'assessorato all'Urbanistica.
PARTITO DEMOCRATICO «Il segretario Pirisi ha comunicato al presidente Deriu che la segreteria provinciale del Partito Democratico, su mandato unanime della direzione provinciale del Pd, avendo appurato che le dichiarazioni dell'assessore Carboni erano state rese a titolo personale, ha sollecitato l'allontanamento dello stesso dalla giunta provinciale. Ha inoltre rimarcato che, per il Pd, non esiste alcun margine per un qualunque recupero del rapporto con il predetto assessore». Nelle parole del Pd emerge con chiarezza che l'unica soluzione del caso è l'atto di revoca, firmato da Deriu nei confronti di Carboni.
PARTITO SOCIALISTA Il presidente della Provincia non avrebbe nessun'altra scelta se non obbedire al suo partito, a costo di sacrificare la forte intesa con Carboni. Ha infatti la necessità personale di sfumare i contorni del suo isolamento interno e di recuperare rapporti meno tesi, considerando che si è già fatto avanti per le primarie in vista della scelta del candidato alla presidenza della Regione. Prima di procedere con la revoca Deriu incontra stamattina la delegazione socialista: il Psi tenta l'ultima mediazione per salvare Carboni che dopo la defenestrazione dalla giunta Bianchi potrebbe fare ora il bis con la cacciata dall'esecutivo provinciale. ( m. o. )