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L'unione sarda. Giovani e legalità Orani e Sarule danno un calcio alla mafia

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Un calcio alla criminalità e un impegno costante a difesa della legalità e della sicurezza. I giovani di Orani e Sarule presentano la loro esperienza formativa in Sicilia. L'incontro si terrà mercoledì prossimo (ore 18) nella sala adiacente a Sas cumbessias, ai piedi del Monte Gonare, in occasione del Consiglio comunale convocato dal sindaco Franco Pinna. Protagonisti della trasferta nella terra della mafia sono stati quindici giovani dei due paesi, nell'ambito del progetto “Vio, intendo, chistiono” (vedo, sento, parlo).
Realizzata in collaborazione tra le due comunità e il Centro per la creatività educativa di Oristano, l'iniziativa ha portato i ragazzi (tra i 20 e i 25 anni) a trascorrere cinque giorni in un'abitazione confiscata alla mafia e nella quale hanno svolto lavori di manutenzione. C'è stato l'incontro con il fratello del compianto Peppino Impastato, figura simbolo della lotta contro la mafia. Durante l'incontro di mercoledì, Franco Pinna e Antonio Gaia, sindaco di Sarule, promuoveranno il patto “Io sono per la legalità”. (g. f.)

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