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L'unione sarda. Zona franca, la Regione è pronta

La Giunta ha istituito il comitato, presto la richiesta all'Ue

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Benefici fiscali e nuove opportunità di sviluppo, alla fine la protesta è servita. Ieri è stato infatti istituito dalla Regione il comitato per la zona franca integrale. Decisione fondamentale, assunta dopo un tavolo tecnico alla presenza dell'assessore regionale all'Industria Alessandra Zedda, delegata dal governatore Ugo Cappellacci, per far interrompere l'occupazione del palazzo di viale Trento da parte del popolo delle partite Iva e dei comitati spontanei, che chiedono appunto l'immediata applicazione in Sardegna.
I PASSAGGI Durante la riunione, il comitato ha chiesto che la Regione attivi subito le procedure per comunicare all'Unione europea l'attivazione della zona franca integrale nell'Isola, con i conseguenti benefici doganali e fiscali. L'assessore Zedda ha fatto sapere che «il comitato sarà integrato dalle rappresentanze dei Comuni interessati e delle Province, dalle forze datoriali e sindacali e da una rappresentanza del Consiglio regionale in quanto espressione di tutte le forze politiche». Un'ulteriore verifica sulle normative verrà effettuata lunedì 4 febbraio con un'altra riunione del tavolo tecnico allargato agli Enti locali e alle associazioni di categoria.
I MOVIMENTI «Abbiamo ribadito la nostra posizione e le richieste per l'applicazione della zona franca in Sardegna», ha spiegato Giuseppe Marini, del Popolo delle partite Iva. «Occorre fare presto perché il 24 giugno scadono i termini per notificare la zona franca all'Unione europea. Inoltre, il 20 febbraio ci sarà un'udienza al Tar della Sardegna per un nostro ricorso in merito», ha aggiunto: «Speriamo di risolvere prima la questione, che di certo non vogliamo portare avanti nelle aule di tribunale».
L'ASSESSORE Alessandra Zedda parla di un atto importante, «perché con l'istituzione del comitato si è sbloccata la partita». Secondo la responsabile per l'Industria della Giunta Cappellacci, i vantaggi saranno «soprattutto fiscali» in quanto sarà possibile attrarre imprese estere che potranno effettuare le loro lavorazioni «senza dazi doganali» creando nel contempo opportunità di lavoro. Questa «è una battaglia su cui la Giunta Cappellacci crede fermamente e dal prossimo incontro cercherà di andare fino in fondo su tutta la questione».
Lorenzo Piras

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