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L'unione sarda. Carboni, mina sulla Giunta

Il Pd non molla: «Deriu deve cacciare l'assessore»

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«Il presidente Deriu deve chiudere il caso Carboni». Parole del segretario del Pd, Giuseppe Pirisi, che di fronte alla nuova via percorsa dal presidente della Provincia, ovvero la remissione delle deleghe del socialista Ivo Carboni conservando la carica di assessore, insiste sulla linea annunciata: la cacciata dell'esponente del Psi dalla giunta. Ieri sera il faccia a faccia tra i vertici del Psi e Carboni per l'esame della proposta di Deriu.
ASSESSORE SENZA PORTAFOGLIO Una soluzione che scontenterebbe tutti, a iniziare dallo stesso assessore che in questi giorni professa la linea del silenzio. Possibilità bocciata anche dal Pd che rinnova la richiesta già presentata in termini netti. «Sulla base della decisione unanime della direzione la segreteria ha chiesto al presidente Roberto Deriu di chiudere il caso», sottolinea il leader provinciale Giuseppe Pirisi. E insiste: «Non ci sono margini per mediazioni, la misura è colma». Parole riferite ai ripetuti attacchi di Carboni al sindaco Alessandro Bianchi, soprattutto l'ultimo che scatena il caso con la richiesta perentoria del Pd di mettere fuori dall'esecutivo l'esponente socialista. Deriu, che siede nella direzione del Partito democratico, condivide quel voto unanime. Poi lunedì nel faccia a faccia con il Psi, anziché annunciare l'atto di revoca, propone un'altra opzione: l'assessorato senza portafoglio.
TEMPI LUNGHI Il Psi, guidato da Mario Giannasi, riceve da Deriu l'invito a convincere Carboni a fare quel passo. Potrebbe essere in realtà il primo atto - secondo alcuni - verso le dimissioni da parte dell'esponente socialista qualora Carboni condivida questa soluzione. Interrogativo per ora senza risposta. L'assessore al centro della bufera non è tanto incline alla mediazione. Intanto, aspetta gli eventi, a iniziare dall'incontro con la segreteria del Psi, prima di fare annunci. Il Partito socialista gioca sul tempo, nel tentativo di far slittare il caso, soprattutto l'allontanamento forzato di Carboni, a dopo le elezioni sebbene per il Psi, come per il Pd, la vicenda sia solo personale e per niente politica. I due partiti, alleati alle elezioni del 24 febbraio, non vogliono strappi clamorosi. Ma per il Pd la cacciata di Carboni non ha alternative.
RISCHIO CRISI In questo quadro le dimissioni di Carboni sarebbero la soluzione più indolore per tutti. Ma se lui restasse dov'è e Deriu non dovesse attuare la revoca come vorrebbe il Pd, potrebbe aprirsi uno scenario ben più complesso con ripercussioni dirette sulla tenuta della giunta provinciale. Il Pd, che ieri riunisce la segreteria per preparare le elezioni, resta in attesa dei passi del presidente che, soprattutto se vuole recuperare i rapporti interni da tempo in crisi, deve dare seguito alla richiesta del suo partito.
Marilena Orunesu

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