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L'unione sarda. Il Taloro a ranghi ridotti, mano pesante del giudice

ECCELLENZA. Gutierrez e Cherchi, due giornate di squalifica

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Un solo punto in tre giornate. È il magro bottino conquistato negli ultimi 270' di gioco dal Taloro Gavoi, che comunque conserva il secondo posto in classifica nel campionato di Eccellenza. Una brusca frenata quella dell'undici allenato da Ivan Cirinà che dopo il pareggio con l'Alghero e le sconfitte contro Latte Dolce e Muravera fa i conti con altre brutte notizie.
LA PAZIENZA La sconfitta per 3 a 0 subita domenica contro la squadra allenata da Lulù Oliveria è costata cara ai rossoblù: il giudice sportivo ha decimato la squadra gavoese squalificando per due giornate il difensore Gutierrez e l'esterno d'attacco Cherchi. Due pezzi da novanta che salteranno il match interno con il Calangianus e la trasferta di Pula. Ma la peggior notizia per il Taloro arriva dall'infermeria, con l'infortunio al menisco del ginocchio sinistro del capitano Roberto Mele. Una vera a propria tegola in casa rossoblù. «Non sta girando bene - afferma Cirinà - sono contento perché atleticamente i ragazzi stanno bene, ma ci sono dei momenti in cui nulla va per il verso giusto; dopo nove risultati utili consecutivi contro Latte Dolce e Muravera non ci è andata bene. Adesso si aggiunge anche l'infortunio di Mele al menisco. Vediamo cosa riuscirà a fare il ragazzo che ha una grande forza di volontà. Certo, tre tegole una sull'altra - ammette Cirinà - ma abbiamo dimostrato che nei momenti di difficoltà il gruppo viene fuori. Nel calcio ci sta».
GLI OBIETTIVI «L'importante è uscire ogni volta dal campo a testa alta. Anche a Muravera, nonostante il tre a zero finale, siamo usciti dal campo a testa alta». Insomma per il tecnico rossoblù c'è da aspettare che passi la burrasca cercando di limitare i danni. «Noi abbiamo deciso di guardare una partita alla volta. Il nostro sogno è quello di fare i play off in casa. Siamo consapevoli che sarà sempre più difficile perché ci sono squadre che si stanno ancora rinforzando, ma noi dobbiamo sempre ricordarci da dove siamo partiti. Per noi l'obiettivo minimo era la salvezza; alla seconda giornata di ritorno invece ci siamo trovati primi in classifica con due punti di vantaggio su una squadra che si chiama Olbia. Sono sicuro che i ragazzi lotteranno ancora».
Fabio Ledda

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