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L'unione sarda. Gemma e il sogno del Campidoglio

OLZAI. L'ex assistente sociale è tra i candidati alle primarie del centrosinistra a Roma

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Una donna sarda, nata in un piccolo centro della Barbagia, aspira a essere il nuovo sindaco di Roma. È infatti tra i possibili candidati di centrosinistra all'ambita poltrona del Campidoglio. La vita di Maria Gemma Azuni, 65 anni, di Olzai, è uno spaccato di Sardegna vincente, che nasce da un carattere forte che ha saputo trasformare il sacrificio in determinazione e le difficoltà in uno stimolo.
È nata nel 1948 e ha vissuto nel cuore dell'isola fino all'età di 15 anni. Il padre è un pastore che consuma le sue giornate tra fatiche immense e risultati economici modesti e quindi non tali da garantire un futuro sereno ai figli. Da qui la decisione di rischiare e di partire: direzione Roma. Un impatto che lascia il segno: «Ricordo un'insegnante che non prodiga di affetti, mi consigliò vivamente di abbandonare la scuola perché avrei potuto fare soltanto la donna di servizio. A suo dire le “sarde” erano particolarmente richieste».
L'orgoglio è umiliato ma non infranto. Al contrario, da quel momento decide di combattere le frange di discriminazione e pregiudizio che aveva vissuto in prima persona, per se stessa, per tutte le altre, per la gente che aveva lasciato in Sardegna. «Sono andata avanti, ho conseguito il diploma di assistente sociale con il massimo dei voti - racconta Gemma con un filo di emozione - per mantenermi agli studi ho dovuto lavare i piatti e fare la babysitter». Non c'è spazio per il riposo, né tantomeno per la resa. «Sono stata assunta dalla Provincia di Roma nel 1975: nella clinica psichiatrica di Santa Maria della Pietà ho portato il mio aiuto e sono orgogliosa di occuparmi da tempo dei minori in stato di abbandono».
I sardi che vivono oltremare li incontra ancora prima, quando entra a far parte dell'Associazione Acrase, che amministra le risorse economiche che la Regione eroga per facilitare l'integrazione e l'inclusione degli emigrati. «Sono stata eletta consigliere comunale della capitale nel 1989 e ovviamente il mio impegno era indirizzato alla tutela dei diritti sociali. Nel 2006, una volta vinto il concorso come dirigente della pianificazione delle politiche sociosanitarie, ho potuto incrementare il mio impegno mirato ad aiutare e sostenere l'integrazione dei cittadini in stato di bisogno». È l'unica consigliera donna, nonché capogruppo di Sel (Sinistra Ecologia e Libertà), che partecipa alle primarie del centro sinistra per la scelta del sindaco di Roma. In corsa con lei Patrizia Prestipino, ex assessore al turismo della Provincia di Roma, l'eurodeputato David Sassoli, il capogruppo Pd al Comune Umberto Marroni, l'ex ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, ex giunta Rutelli, Paolo Gentiloni, e Luigi Nieri, altro esponente Sel.
Gemma Azuni nutre un forte sentimento di appartenenza alla sua terra d'origine che va ben oltre i ricordi dell'infanzia: «Mio marito è di Dorgali, torniamo in Sardegna molto spesso. L'isola soffre a causa di una crisi che non lascia spazio alla voglia di mettersi in gioco. La nostra storia ci insegna però che nei momenti peggiori abbiamo trovato l'energia per risalire. Siamo ostinati e ce la faremo».
Roberto Tangianu

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