Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda: Studenti di nuovo in piazza: «Difendiamo il nostro futuro»

Condividi su:

Studenti, universitari, professori e anche precari di nuovo in piazza al grido «Difendiamo il nostro futuro». È stato un altro venerdì all'insegna delle proteste, ieri, con migliaia di persone che hanno sfilato per tutta la mattinata per le strade di novanta città italiane, raccogliendo l'appello dei collettivi studenteschi Laps e Link e di molti sindacati di categoria.
La partecipazione più folta è stata a Roma, dove una folla di ragazzi delle superiori (10mila secondo gli organizzatori) ha manifestato “armata” di carote, per rispondere ironicamente alle parole del ministro dell'Istruzione Profumo che aveva invocato nei loro confronti «bastone e carota». Tra loro anche affiliati al Fronte della Gioventù Comunista, che lungo via Cavour hanno strappato alcune bandiere dell'Unione europea, per rappresentare la propria contrarietà alle politiche economiche comunitarie.
A Milano, invece, alcuni dimostranti si sono staccati dal corteo principale per dirigersi verso il Pirellone, sede della Regione. Scavalcate le recinzioni, hanno acceso fumogeni e intonato cori per chiedere le dimissioni del governatore Roberto Formigoni, il tutto sotto gli occhi di numerosi agenti in assetto anti-sommossa. Tensione anche a Torino, dove i manifestanti hanno bersagliato di carote e uova le sedi del ministero dell'Istruzione e della Provincia. Stesso copione nella Capitale: anche qui ad essere bersagliato di ortaggi arancioni è stato il palazzo del dicastero della Scuola, blindato dalle forze dell'ordine.
A Firenze centinaia di persone hanno dato vita a una vera e propria catena umana per le vie del centro storico e serpentoni dimostrativi hanno percorso anche le vie di Napoli, di Bari, di Genova e di quasi tutti i capoluoghi del Paese, comprese Cagliari e Oristano.
I cortei sono durati fino all'ora di pranzo e, nonostante numerose intemperanze, non hanno fatto registrare scontri e tumulti, svolgendosi in relativa tranquillità.
Non sono però mancati i problemi al trasporto pubblico e alla circolazione, con ingorghi, incolonnamenti, ritardi e disagi per utenti e pendolari.
Luigi Barnaba Frigoli

Condividi su:

Seguici su Facebook