La zona franca è un diritto dei sardi e una condizione utile e necessaria per favorire il superamento di una crisi economica che attanaglia l'Isola. Se ne è parlato ieri a Orgosolo in occasione di un incontro dibattito sul tema dell'istituzione delle zone franche in Sardegna.
«Sono già 200 i comuni che hanno aderito. La Regione latita da 14 anni - spiega Maria Rosaria Randaccio, esperta in materia doganale -. La nostra terra soffre e all'orizzonte per ora si intravede un futuro senza alcuno sbocco». Con il decreto legislativo 75 del 1998 prendono forma le zone franche in Sardegna che individuano nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme e Arbatax le aree interessate alla possibile istituzione. «La nostra Regione - prosegue Randaccio - non ha ancora deciso su un diritto che riguarda i cittadini peraltro garantito da atti giuridici. La Sardegna attraverso l'attivazione della zona franca potrebbe godere di un regime fiscale agevolato e verrebbero così abbattuti i dazi doganali. Non abbiamo più tempo: la decisione deve essere deliberata immediatamente: il 24 giugno del 2013 entrerà in vigore il nuovo Codice doganale e mentre le vecchie zone franche non subiranno modifiche l'apertura delle nuove verrà vietata».
Domani è in programma un incontro a Cagliari tra il presidente della Regione Ugo Cappellacci, i rappresentanti dei comuni e le associazioni di categoria. «La zona franca è una questione che non può essere trattata né come slogan né come miraggio - spiega Franco Siddi, segretario nazionale Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e coordinatore dell'incontro a Orgosolo -. Deve essere invece intesa come un'opportunità per la Sardegna finora mancata. Solo attraverso politiche fiscali di vantaggio si darebbe un nuovo impulso all'economia, al commercio, alle produzioni e alle esportazioni». Peppino Musina, promotore dell'incontro di Orgosolo: «Bisogna colmare un ritardo ingiustificato. I sardi vogliono e si aspettano fatti concreti». E intanto prosegue la mobilitazione anche a Dorgali dove venerdì scorso, nel salone parrocchiale, si è tenuta un'affollata assemblea organizzata dal comitato per la zona franca. Oggi, dalle 9 alle 12, in piazza Caduti del Lavoro prosegue la raccolta di firme a sostegno dell'iniziativa.
Roberto Tangianu