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L'unione sarda. Massacra la moglie a martellate

Dolianova. L'uomo, 90 anni, ha poi tentato di suicidarsi con il gas

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Ha preso a martellate la moglie e l'ha uccisa abbandonando poi il corpo su una poltrona. Un dramma sconvolgente con protagonista un pensionato di 90 anni che ha poi tentato di uccidersi col gas e ora è ricoverato nel reparto di Psichiatria del Santissima Trinità di Cagliari. L'uomo, accusato di omicidio, è piantonato dai carabinieri. Ma già nei prossimi giorni potrebbe essere ricoverato in una struttura adatta alle sue condizioni e alla sua età. La vittima si chiamava Giuseppina Boi, aveva 87 anni.
LA DINAMICA È spirata pochi minuti dopo il macabro ritrovamento fatta da una figlia. La poveretta aveva il cranio fracassato, respirava appena. Del padre non si trovava traccia. Una disperata telefonata ai carabinieri ha fatto sì che i militari salvassero l'omicida da una morte sicura. Ignazio Pitzianti si era chiuso a chiave nella cantina aprendo quindi la bombola del gas per farla finita. Le sue condizioni non sono gravi. È stato ricoverato in stato di choc, incapace di parlare, di far capire agli altri il movente del terribile omicidio. La moglie è spirata prima delle 16 sotto gli occhi dei sanitari del 118. La salma è stata trasportata in serata all'obitorio del cimitero di San Michele dove domani, su disposizione del magistrato Marco Cocco verrà effettuata la perizia necroscopica. L'incarico è stato dato al medico legale Roberto Demontis che ieri è arrivato a Dolianova per un primo sopralluogo effettuato assieme ai carabinieri della Compagnia di Dolianova e del Reparto operativo di Cagliari.
QUAL È IL MOVENTE? Sulla tragica scelta della pensionato, c'è solo una ipotesi: la follia. Eppure secondo le prime testimonianze, l'uomo non avrebbe mai manifestato atteggiamenti tali da far preoccupare i familiari. Anzi ieri si parlava d una coppia affiatata, da una vita insieme, senza screzi . Forse fra i due ieri pomeriggio, è nata una banalissima discussione. Forse qualche parola di troppo, fatto sta che il vecchio si è armato di martello colpendo ripetutamente la moglie al capo. Da parte della moglie, nessuna reazione. È rimasta sulla poltrona trasformata in una maschera di sangue. Ignazio Pitzianti si è allora reso conto di quello che aveva fatto ed ha pensato di farla finita. Si è rinchiuso nella cantinetta di casa ed ha aperto la bombola col gas che ha iniziato a uscire saturando l'ambiente.
LA DRAMMATICA SCOPERTA Le 15 erano trascorse da pochi minuti quando nella casa, quartiere di Santa Maria, è arrivata la figlia della coppia che in precedenza si era recata a far visita ad un familiare. La donna è entrata in cucina e ha fatto la terribile scoperta: la mamma era agonizzante. Respirava appena, non parlava. Sono stati attimi di comprensibile terrore, anche perchè del vecchio padre, nelle stanze dell'abitazione,non c'era traccia. Nel giro di pochi minuti la via Santa Maria pullulava di carabinieri: sul posto anche l'ambulanza del 118. Quando i sanitari sono entrati nell'abitazione, la donna era ancora viva. Ma è spirata subito dopo rendendo vano ogni tentativo di salvarle la vita.
TENTATO SUICIDIO Momenti di autentico dramma, col pensiero dei familiari che correva anche al vecchio padrone di casa. In un primo tempo, si è pensato che la Giuseppina Boi potesse essere stata aggredita a uccisa durante un tentativo di rapina. Ma questa ipotesi è praticamente caduta subito dopo quando dalla cantina si è sentito uscire l'odore del gas. I carabinieri non ci hanno pensato due volte edhanno sfondato la porta d'ingresso, trovando il pensionato per terra, sotto choc, incapace di intendere e di volere. L'uomo è stato subito soccorso, adagiato su una ambulanza e trasportato al Santissima Trinità dove, dopo una visita al pronto soccorso, è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria: non è in pericolo di vita. Per lui è scattata l'accusa di omicidio. Spetterà ora al giudice interrogarlo (quando sarà possibile ), e trarne le conseguenze.
L'INDAGINE Intanto nella casa del delitto scattavano i rilievi di legge alla presenza del capitano Davide Colajanni, comandante della Compagnia di Dolianova e degli esperti del Reparto operativo. Sul posto è arrivato il medico legale. Il magistrato ha quindi disposto la rimozione della salma. Lo stesso giudice ha disposto la perizia necroscopica. Secondo un primo sommario esame, Giuseppina Boi sarebbe stata colpita diverse volte col martello che l'uomo ha trovato nel cortile. Almeno una decina i colpi sulla testa della povera donna che non ha avuto alcuna possibilità di difendersi.
Raffaele Serreli

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