L'ollolaese Luana Bussu ha conquistato lo scorso weekend al Palacus di Genova campionessa italiana junior di taekwondo, categoria meno 46 chili. Un traguardo di prestigio per l'atleta della Polisportiva Barbagia di Ollolai guidata dal maestro e direttore tecnico Efrem Arbau che ancora una volta ai Nazionali per cinture nere italiane junior (14-17 anni) ha visto confermata la bontà della sua scuola. Luana Bussu ha chiuso davanti alla campana Annamarina Ivarone del Centro Azzurro Tdk sconfitta in finale 7 a 3. Terze la Romagnola Arianna Gemini del Tdk Medicina e la siciliana Giuseppina Catania del Kwak's Master Gym.
Nel match finale l'atleta di Ollolai ha preso subito in mano l'incontro che non è stato mai in discussione nonostante i timori della protagonista. «Prima della gara - ammette la neocampionessa italiana, studentessa della terza D del Liceo scientifico Enrico Fermi di Nuoro - mi è venuta un po' di paura di non farcela, ma poi ho ricordato che mi sono allenata tanto per arrivare fino a Genova. Quindo volevo e dovevo vincere. Ho capito che potevo farcela fin dal primo round, quando sono passata in vantaggio. Da quel momento tutti i timori sono svaniti e ho pensato solo a combattere. Alla fine è andata bene: è bello conquistare un titolo così importante».
Un traguardo mica male per una ragazza che per fare sport ha scelto una disciplina dura come il taekwondo. «Perché? Non so, ad Ollolai c'è una scuola, ho provato e mi è piaciuta questa disciplina. Ormai sono sette anni che faccio questo sport - risponde Luana Bussu - ora mi godo ancora un po' questo tricolore e poi riprendo a gareggiare, il mio sogno è continuare a essere protagonista in altre prove di grosso livello».
Una soddisfazione condivisa soprattutto con il maestro Efrem Arbau e il presidente regionale della Fita Antonello Arbau. «Ci aspettavamo e speravamo in un risultato di questo tipo ma sapevamo che era dura, per fortuna tutto è andato al meglio», spiega Antonello Arbau. «Ora ci dovrebbe essere una trasferta in Lussemburgo. Si tratta di un altro importante appuntamento durante il quale speriamo di fare bene».
Fabio Ledda