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L'unione sarda. La Lega: si gioca a Torino

La prefettura ribadisce «l'inidoneità dello stadio per motivi di ordine e sicurezza pubblica». Contini: uno schiaffo a tutti i sardi

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A Is Arenas domenica non si gioca. La prefettura ha ribadito «l'inidoneità dello stadio per motivi di ordine e sicurezza pubblica», il sindaco di Quartu di conseguenza non ha firmato l'autorizzazione e la Lega calcio ha comunicato ufficialmente che il campo della sfida tra Cagliari e Milan sarà Torino. Incredibile ma vero: la dodicesima partita in casa, una delle più attese in assoluto, si dovrà disputare lontano dall'Isola. Prima la Juventus al Tardini di Parma, ora contro i rossoneri all'Olimpico, mentre tutti gli altri match (a parte il capitolo "Roma") in un modo o nell'altro si sono svolti nel nuovo impianto. Mauro Contini scarica ogni responsabilità e parla di «schiaffo ai tifosi e a tutti i sardi». Allo stesso tempo lancia un appello alle autorità a fare marcia indietro, lasciando intendere che non è ancora detta l'ultima parola. Ma la Lega avverte: «Se il prefetto non cambia opinione, la questione è chiusa in modo tombale».
LE TAPPE Erano state considerate diverse possibilità. Dalle porte chiuse, come al principio della storia, alla non apertura del settore Ospiti. Sembrava comunque che ci fossero spiragli positivi. Da settimane si stava lavorando per l'evento, tutti mobilitati per una soluzione. In una riunione del Gos, il 28 gennaio, erano state analizzate le questioni relative al prefiltraggio, alla videosorveglianza, ai controlli, alla viabilità. E, al termine, era stato chiesto al club rossoblù di non far partire la prevendita dei biglietti prima della licenza da parte del Comune. Così è stato. Il primo cittadino era ancora ottimista, convinto che qualcosa si sarebbe potuto fare. Nel frattempo, il club rossoblù ha proseguito con i lavori richiesti e presentato in via Eligio Porcu il progetto di variante, carte, planimetrie, ha chiesto un sopralluogo sul campo e atteso risposte. Lunedì scorso, il 4 febbraio, si è tenuto un Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, Alessio Giuffrida, e il comunicato finale ha sottolineato «il prevedibile afflusso molto elevato di sostenitori della squadra locale e di quella ospite, anche in virtù degli ultimi risultati positivi ottenuti dalle due squadre», ha messo l'accento sulla «storica rivalità» tra le tifoserie, quindi, «in considerazione delle permanenti carenze strutturali dello stadio, tuttora incompleto per quanto concerne rilevanti profili attinenti alla gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica, Is Arenas non è stato valutato, al momento, in grado di accogliere l'incontro». Al momento.
LE IPOTESI Insomma, c'erano ancora speranze. Si sarebbe potuto non far arrivare i supporter lombardi, oppure consentire l'accesso ai soli abbonati, selezionare il pubblico. Avant'ieri, l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del ministero dell'Interno, fa sapere che Cagliari-Milan ha un indice di rischio 2 (in tutto sono 4) e che «l'impianto è stato dichiarato a norma per la capienza stabilita dai competenti organismi» con una serie di condizioni (biglietti nominativi, telecamere, tornelli, servizio stewarding, sede Gos idonea). La nota viene inviata a prefettura, questura e Lega professionisti di serie A. Poco dopo, stessa data - 6 febbraio - la risposta, a firma del vice prefetto vicario Carolina Bellantoni (che è anche il funzionario a capo della Commissione di vigilanza che deve dare il parere sull'agibilità definitiva e ha avviato la procedura di archiviazione della pratica): «Si conferma quanto già comunicato circa l'inidoneità dello stadio Is Arenas a supportare lo svolgimento della partita per motivi di ordine e sicurezza pubblica connessi alla situazione strutturale dell'impianto».
IL FINALE Il sindaco Contini rende noto che prima viene convocata (per ieri alle 13) poi annullata una nuova riunione del Comitato ordine e sicurezza, «perché - dicono - il prefetto non c'è». Lui, Contini, spiega poi che era pronto comunque a dare l'ok per far entrare cinquemila spettatori, «ma il questore mi ha suggerito di non farlo». Alle quattro e mezza di ieri pomeriggio, Maurizio Beretta, sigla il comunicato della Lega e «dispone che la gara Cagliari-Milan, della quinta giornata di ritorno del campionato, si disputi domenica 10 febbraio alle 15 presso lo stadio Olimpico di Torino».
Cristina Cossu

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