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L'unione sarda. Richiesta di Cappellacci all'Ue: «Zona franca in tutta l'Isola»

Iniziativa della Giunta per ottenere le agevolazioni fiscali e doganali

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La Giunta fa sul serio per ottenere i benefici della zona franca in tutta l'Isola.
LA FIRMA Ieri il governatore Ugo Cappellacci ha firmato il documento con la richiesta al presidente del Parlamento e a quello della Commissione europea per fare in modo di inserire nel nuovo codice doganale comunitario anche la Sardegna e le sue isole circostanti tra i territori extradoganali d'Italia in base al trattato di Lisbona. Il 7 febbraio, infatti, la Regione ha stabilito l'attivazione di un regime doganale di zona franca in tutto il territorio, la cui perimetrazione è coincidente con i confini naturali dell'Isola.
I tempi sono stretti: entro il 30 giugno il nuovo codice doganale entrerà in vigore e per l'Italia sono zone franche integrali solo Livigno e Campione d'Italia. Ma ci sono, a livello europeo, isole come le Canarie: «Ci apprestiamo a condurre una battaglia difficile, certi di avere il sostegno dell'Ue», ha detto Cappellacci. «Significa estendere ai benefici doganali anche quelli fiscali e del consumo». In sostanza, non costerà meno solo lavorare le merci, ma cadranno tutti i vincoli daziari: «Con la fiscalità di vantaggio le imprese potranno assumere».
I PORTI Un'altra battaglia sarà condotta a Roma per chiedere l'attuazione della zona franca doganale nei porti di Cagliari, Portoscuso, Oristano, Arbatax, Porto Torres e Olbia, già decisa dalla Regione e mai attuata perché manca (escludendo Cagliari) la perimetrazione: «Ma i cinque tavoli tecnici», ha aggiunto Cappellacci, «la completeranno in 15 giorni». Come ha annunciato il presidente dell'Autorità portuale Piergiorgio Massidda, «a Cagliari si chiederà di iniziare con una piccola parte della perimetrazione nel porto canale».
Giacomo Sanna (Psd'Az) ha ricordato che «per i porti i vantaggi sono solo doganali per le merci extra Ue che devono essere trasportate sempre in luoghi fuori dalla Comunità europea», mentre per la zona franca integrale un primo esempio sarà quello di 23 Comuni del Sulcis: «I vantaggi saranno globali, sul fronte fiscale, doganale e sulle esenzioni per alcune imposte al consumo, entro certi limiti, come per i carburanti». Sanna aggiunge: «Il Psd'Az sarà vigile, a partire dall'inserimento dei fondi per le perimetrazioni in Finanziaria».
Soddisfatti anche i capigruppo del Pdl Pietro Pittalis e dei Riformatori Attilio Dedoni, nonché Franco Cuccureddu (Mpa). Parla di «svolta per il rilancio dell'economia» l'assessore all'Industria Alessandra Zedda, mentre per il presidente di Fortza Paris Gianfranco Scalas «la strada è in salita e questo passo è tardivo». Per l'eurodeputato Idv Giommaria Uggias «è mera propaganda elettorale». Salvatore Cicu (Pdl) invece vede «impegni reali dalla Regione per le imprese».
LA SFIDUCIA Cappellacci, infine, è intervenuto sulla mozione di sfiducia dell'opposizione: «È triste che il Consiglio debba lavorare su cose inutili, considerato quanto costa convocarlo».
Lorenzo Piras

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