La fuga all'Alt della Polizia, la Kawasaki Ninja 1000 senza assicurazione lanciata a tutta velocità , la sbandata e lo schianto contro un palo della luce. Simone Sitzia, di 19 anni (li avrebbe compiuti il 3 marzo), e Andrea Deidda, 21 anni (da compiere il 25 maggio), di Capoterra, sono morti ieri verso le 2 al chilometro 10,950 della statale 195, proprio di fronte al ristorante Sa Cardiga e Su Schironi, mentre rientravano a casa. Chi guidava ha perso il controllo della supermoto che ha invaso la corsia opposta, ha percorso decine di metri sull'erba della banchina sinistra, è salita sul marciapiede e ha finito la sua corsa incastrata tra il palo dell'illuminazione e la ringhiera a protezione dei pedoni. L'urto è stato terribile, tanto che la ruota e il forcellone posteriore della Kawasaki si sono staccati dal telaio. A fianco, a pochi metri, due lenzuoli bianchi macchiati di sangue coprono i corpi senza vita dei due ragazzi.
LA FUGA Simone Sitzia e Andrea Deidda girovagano per Cagliari a bordo della Kawasaki, un bolide da 200 chili che può raggiungere i 300 chilometri all'ora. Un missile che - secondo i primi accertamenti della Polizia stradale - Sitzia aveva acquistato a dicembre dell'anno scorso nonostante non avesse neanche la patente. Il documento, in ogni caso, vista l'età , non sarebbe stato sufficiente per guidare una moto con una potenza così elevata. Stesso discorso per Deidda, in possesso solo del patentino per ciclomotori. Caschi integrali, giubbotti da motociclista e l'adrenalina che solo una ragazzo di 20 anni può avere, e che fa superare senza problemi l'aria gelida e umida della notte. La scorrazzata lungo le strade del capoluogo scorre liscia sino alle 2. Al semaforo di viale Sant'Avendrace la superbike viene affiancata da una pattuglia della Squadra volante della Polizia impegnata in un normale servizio di controllo. I poliziotti, insospettiti, tentano di fermarli, ma chi è alla guida non ha nessuna intenzione di giustificare perché viaggia senza patente su una moto non assicurata. Inizia una fuga disperata a velocità folle. Via Po, cavalcavia dell'Auchan e rettilineo che porta allo svincolo per Santa Margherita e Cagliari.
SCHIANTO MORTALE La velocità non diminuisce neanche nel rettilineo della statale 195. Di certo viaggiavano oltre il limite stabilito. Un automobilista sostiene di essere stato superato dalla moto mentre andava a 110 all'ora. Quando ormai erano al sicuro e a poca distanza da casa la tragedia. La Kawasaki sbanda, invade la corsia opposta e percorre per 40 metri la banchina in erba sul lato sinistro della carreggiata, sale sul marciapiede e si piega sul lato sinistro. I due giovani - così accerteranno gli uomini della Polstrada, sono ancora in sella e finiscono la loro corsa sulla Ninja senza controllo tra il palo della luce e la ringhiera di protezione. Niente segni di frenata sull'asfalto asciutto. Un carabiniere fuori servizio chiama i soccorsi. Alle 2,30 il luogo della tragedia è illuminato dai lampeggianti blu della Polizia e dai fari dei Vigili del fuoco. Arrivano anche le ambulanze del 118, ma inutilmente, purtroppo: Simone Sitzia e Andrea Deidda sono morti.
Andrea Artizzu