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L'unione sarda. Il ticket? Si paga alle Poste

Il servizio per i pazienti al via in 251 sportelli sparsi in tutta la Sardegna Cappellacci: ora la politica smetta di pensare solo alle poltrone nelle Asl

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I più contenti saranno quelli che, al primo dolorino, smanettano su Google per dare al sintomo un nome e una diagnosi. La web-sanità è un futuro più vicino: prenotazioni online, cartella sanitaria elettronica a disposizione e così via. Ma per ora ci si deve accontentare di pagare il ticket alle Poste.
Lo si può fare dal primo settembre: l'avvio è stato gestito dalla Regione a fari spenti, per vedere l'effetto che fa. Ora, dopo due mesi sperimentali, arriva l'annuncio ufficiale di Ugo Cappellacci e dell'assessore alla sanità Simona De Francisci, insieme ai vertici di Poste italiane. «Un modo per occuparci di cose di sostanza, dei reali interessi dei cittadini», dice il governatore con una frecciata al Consiglio regionale, dove si è incagliata la riforma delle Asl: «La politica, e i gruppi consiliari, capiscano che non è più tempo di interessarsi di posizionamenti e poltroncine».
LA NOVITÀ I ticket per il pronto soccorso e per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (solo della sanità pubblica) si potranno pagare anche in 251 dei 514 uffici sardi di Poste italiane. Sono distribuiti in tutto il territorio, quasi uno per Comune. Con una concentrazione maggiore nei centri principali: a Cagliari saranno otto (piazza del Carmine, via Simeto, via Logudoro, viale Trieste, via D'Acquisto a Pirri, via Biasi, via Liguria, viale Poetto). Due a Quartu e Oristano, tre ad Alghero e Sassari (dettagli sul sito www.poste.it o al numero verde 803.160). Basterà comunicare il codice fiscale e il numero di prenotazione, e pagare una commissione di 1,30 euro.
«Così decongestioniamo gli uffici ticket - spiega l'assessore De Francisci - e miglioriamo il rapporto coi cittadini». Chi magari deve fare un esame a Cagliari e abita lontano, pagherà nei giorni precedenti senza fare file in quello della visita. «Presto partiremo con altre novità», prosegue l'assessore: «Il fascicolo elettronico online, il centro unico di prenotazione sul web, la possibilità di scegliere dal computer di casa il medico di base o il pediatra».
MEDICI IN RETE Sarà possibile grazie al Sisar (il sistema informatico della sanità regionale) e al Medir (medici in rete), come spiega la dirigente dell'assessorato Federica Loi: «Si userà la tessera sanitaria col microchip. Già oggi si può accedere al fascicolo elettronico, ma finché non si chiude l'accordo con i medici di base registra solo i farmaci acquistati». Perciò De Francisci si appella ai camici bianchi: «Vogliamo dialogare con loro. Ma sia chiaro, non si torna indietro».
La rete consentirebbe tra l'altro, per alcune patologie, di trovare già in farmacia il farmaco prescritto online, senza passare in ambulatorio. «Niente file anche per prenotare gli esami, col Cup web», sottolinea Mauro Cubeddu di Sardegna.it. Anche i servizi postali andranno oltre il ticket: «L'ente costruirà un portale internet, postesalute.it, per gestire le cartelle cliniche digitali; e presto si pagherà il ticket anche online», spiegano Enrico Menegazzo e Luigi Raffo, responsabili nazionale e regionale dell'area Pubblica amministrazione delle Poste.
LA GIUNTA «Il prossimo passo sarà ridurre le liste d'attesa», riprende De Francisci, «teniamo il fiato sul collo delle Asl ma ancora non siamo soddisfatti». Sullo sfondo c'è il nuovo piano sanitario, mentre in Consiglio ristagna la riforma delle Asl, che doveva portare alla macroarea unica per gli acquisti: «Non c'è accordo politico, perciò ci siamo impegnati sul riordino della rete ospedaliera, la parte più concreta, con la legge appena approvata».
«Ci interessa la qualità dei servizi al cittadino», le fa eco Cappellacci, «il resto sono questioni politiche. Vorrei meno attenzione agli orticelli, e che ci si occupasse di sanità più che di potere sanitario. Non è più tempo di badare a poltroncine».
Giuseppe Meloni

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