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L'unione sarda. Confindustria: l'edilizia è al collasso servono fondi

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Allarme agonia del comparto edile da Peppino Mastio, presidente sezione costruttori della Confidustria della Sardegna centrale che in comunicato stigmatizza il lento declino del settore. «Negli ultimi cinque anni in Sardegna hanno perso il posto 22.600 addetti, nella nostra provincia e in quella ogliastrina gli iscritti alle casse edili sono diminuiti del 50 per cento. Dal 2007 a oggi la compravendita di immobili è scesa del 43 per cento e le imprese in regime di procedura fallimentare aumentate del 55. Le cause sono note, a iniziare dall'ingessatura del patto di stabilità che congela nelle casse dei Comuni 641 milioni di euro destinati a infrastrutture ma attualmente fermi». Per fermare il declino, Confindustria chiede «una coraggiosa forzatura da parte degli enti locali per smaltire i debiti pregressi verso le imprese. Un progetto di riqualificazione urbana, il rilancio dell'edilizia sociale, privilegiando la collaborazione tra pubblico e privato che consenta l'immissione di capitali.Occorre una ridefinizione dei rapporti con le banche, iter burocratici snelli e misure incentivanti». ( fr.gu. )

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