Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Lilliu rimane in carcere

Oggi la decisione del gip per Cellino e Contini: il pm Enrico Lussu ha già dato un parere negativo sulla scarcerazione del presidente

Condividi su:

Il pericolo «concreto» che reiteri il reato «rasenta la quasi certezza». Resta pure la possibilità che «alteri» il quadro probatorio e «incida» su prove non ancora acquisite. In parole semplici: l'assessore alle Politiche infrastrutturali Stefano Lilliu resta in carcere. Il giudice per le indagini preliminari Giampaolo Casula ha rigettato l'istanza presentata sabato scorso dagli avvocati Mariano Delogu e Roberto Nati al termine dell'interrogatorio di garanzia. L'assessore si era avvalso della facoltà di non rispondere ma, con una breve dichiarazione spontanea, aveva fatto rilevare un grossolano errore nell'ordinanza che il 14 febbraio lo aveva spedito in carcere insieme al sindaco Mauro Contini e al presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino per falso ideologico e tentato peculato in relazione alla costruzione dello stadio rossoblù a Is Arenas. Un consulente della società di viale La Playa era stato indicato come fratello di Lilliu ma, per il gip, «l'inesistenza dei suddetti rapporti di parentela non influisce sui gravi indizi di colpevolezza basati sul elementi di ben più consistente spessore».
Il giudice sottolinea la «spregiudicatezza» con cui le istituzioni comunali sono state «asservite» all'interesse di Cellino e del Cagliari calcio, «costringendo» dirigenti e funzionari non solo a compilare un falso stato di avanzamento dei lavori mai eseguiti nell'attiguo cantiere pubblico (per 750.000 euro) ma anche a far «quanto necessario» per inquinare le prove dell'intera operazione.
Stando a quanto ha riferito Pierpaolo Gessa (il dirigente comunale arrestato il 29 novembre scorso insieme al suo collega Andrea Masala e al costruttore Antonio Grussu con le stesse accuse), l'idea di realizzare il nuovo stadio risale «almeno al marzo 2012»: all'epoca ci furono i primi riservatissimi incontri fra Contini, Lilliu e Cellino. Nel corso di uno di quegli incontri Gessa ricevette la telefonata da Lilliu: l'assessore gli chiese di verificare la possibilità di spostare le tribune dallo stadio Sant'Elia al vecchio campo di Is Arenas. La risposta, arrivata dopo qualche giorno, era stata positiva. Così Contini e Cellino si sarebbero accordati per realizzare il nuovo stadio a Quartu. In aprile la società, «forte dell'accordo col sindaco», presentò istanza ufficiale al Comune. La convenzione prevedeva l'impegno del Cagliari calcio a realizzare tutte le opere necessarie per il nuovo impianto, senza alcun onere o costo aggiuntivo per il Comune. Invece, «il sindaco e Cellino, con la collaborazione di Lilliu, al fine di agevolare la società rossoblù si accordarono senza formalità per scaricare sul Comune gli oneri relativi alla maggior parte possibile delle opere». Ma l'amministrazione comunale non disponeva di tutti i fondi e - si legge nell'ordinanza di arresto - «sin dal marzo 2012, ben prima che fosse formalizzata l'istanza, i tre decisero di sfruttare i fondi stanziati per il Piano integrato d'area Is Arenas-Serpeddì con i quali realizzare anche - ma sarebbe meglio dire soprattutto - le opere a servizio dello stadio».
A questo proposito, durante l'interrogatorio- confessione Gessa disse: «Lilliu mi chiamò nel marzo 2012, mi chiese quali erano le opere del Pia che andavano bene anche al Cagliari calcio... Il sindaco e Lilliu erano a conoscenza del fatto che i lavori dentro lo stadio erano stati eseguiti coi fondi Pia anche perché erano stati loro stessi, in sostanza, a disporre in quel modo».
Lilliu resta dunque in carcere in attesa dell'udienza davanti al Tribunale del riesame fissata per il 28 febbraio. In quella data i giudici decideranno anche sul ricorso presentato dagli avvocati Luigi Concas e Guido Manca Bitti per Contini. Il quale, insieme a Cellino, saprà oggi se il gip revocherà la misura cautelare, se concederà i domiciliari o se, invece, confermerà il carcere. Ieri pomeriggio il pm Enrico Lussu ha depositato in cancelleria un parere di quattro pagine negativo: le dichiarazioni rese da Cellino sabato scorso non avrebbero modificato il quadro probatorio. Quanto a Contini, il pm depositerà il parere stamattina ma sembra di capire che anche quello sarà negativo.
M. Francesca Chiappe

Condividi su:

Seguici su Facebook