Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. «Una soluzione sulla legge 44»

Cherchi rassicura le aziende: solo 30 ancora da risarcire

Condividi su:

«Dall'emergenza allo sviluppo, insieme per vincere le sfide». Con questo slogan, ieri, la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha chiamato a raccolta gli iscritti sardi per ricordare i problemi del comparto e chiedere risposte alla Regione. Davanti a oltre 500 agricoltori, e al presidente nazionale dell'associazione Giuseppe Politi, il numero uno della Cia per la Sardegna, Martino Scanu, ha snocciolato le questioni aperte: dall'Imu, al prezzo del latte, dalla legge 44, alla suinicoltura.
ATTACCO «In questi mesi abbiamo messo pressione alla Regione per avere risposte ad esempio sulla mancata attuazione del protocollo d'intesa sulla suinicoltura o sul riconoscimento di zona svantaggiata per l'intera Isola ai fini dello sgravio dell'Imu e per avere diritto ad altre agevolazioni», ha detto Scanu. «Alla nostra pressione non ha corrisposto una disponibilità a far seguire fatti concreti agli impegni presi e alle intese sottoscritte: un immobilismo preoccupante e un'agricoltura senza governo». Scanu chiede quindi «una svolta epocale per riprendere lo sviluppo con una programmazione seria». In dieci anni il comparto è infatti passato da 107 mila aziende a 60 mila, mentre gli addetti sono scesi a 112 mila contro i 215 mila. Tra le questioni ricordate ieri mattina, anche il futuro delle aziende a cui «oggi continuano ad arrivare le richieste dall'Europa per restituire i fondi presi con la legge 44».
RISPOSTE La risposta non è tardata ad arrivare. «Non siamo immobili e lo dimostra lo stanziamento con fondi europei che stiamo predisponendo per mettere in sicurezza le aziende colpite dalla peste suina e altri 2,5 milioni di euro per quelle aziende che si trovano vicino alla zona di blocco», ha detto l'assessore dell'Agricoltura, Oscar Cherchi. Rassicurazioni sono arrivate anche per i debiti previsti dalla legge 44: «Rimangono solo 30 aziende da risarcire», ha detto l'assessore. «Rimangono fuori soltanto quelle che superano i limiti del de minimis ma studieremo un'altra soluzione». Sull'Imu, Cherchi sottolinea che la decisione spetta all'Europa: «Abbiamo ricevuto l'avvallo del ministero e intanto abbiamo fatto una richiesta a cui nessuno aveva mai pensato prima». Quasi l'intera Sardegna rientrerebbe tra le zone svantaggiate perché è un'isola senza infrastrutture agricole. Rimandate al mittente anche le critiche sul prezzo del latte: «Ci siamo fermati perché le cooperative non ci hanno dato risposte, la Regione è pronta a costituire la supercoop e nominare il manager per commercializzare il pecorino romano».
Annalisa Bernardini

Condividi su:

Seguici su Facebook