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L'unione sarda. Differenziata, tolleranza zero

FONNI. L'assessore all'Ambiente: «Nessun intento punitivo, scoraggiamo le cattive abitudini»

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Giro di vite a Fonni sulla raccolta differenziata. Dal primo novembre tolleranza zero. Non più quindi pezzi di plastica o di vetro nell'indifferenziato, non più indumenti e calzature insieme ai piatti sporchi. «Vorremmo che non venisse vissuta in chiave punitiva e impositiva - precisa l'assessore all'Ambiente Marco Carta - ma come valorizzazione dei comportamenti virtuosi e allo stesso tempo un modo per scoraggiare chi invece continua con le cattive abitudini. Una fetta minima, per fortuna, visto che Fonni ha raggiunto il 60 per cento di differenziata, ma questa percentuale è comunque in una fase di stallo che non accenna a migliorare e poi la negligenza di alcuni residenti danneggia anche tutti gli altri cittadini». La quota che la Regione richiede ai Comuni come soglia minima per evitare penalità è ormai il 65 per cento. «Dal 2011 i costi del servizio di igiene urbana sono aumentati del 30 per cento, cioè di 130 mila euro che sono a carico del bilancio, su 450 mila che incassiamo dalle bollette, ne spendiamo 540 mila». Alla base degli aggravi il fatto che siccome Fonni spende 200 euro per smaltire ogni tonnellata di indifferenziato, quando quest'ultimo pesa più del dovuto perché dentro la spazzatura ci sono anche pesi da conferire altrove, automaticamente lievitano i prezzi di ogni quantitativo. Da dopodomani la ditta Dasty, dunque, non ritirerà più i rifiuti non conformi. Per l'indifferenziato gli utenti dovranno utilizzare esclusivamente sacchi semitrasparenti, i trasgressori saranno sanzionati. Infine il secco non potrà più essere conferito all'isola ecologica di Logomache. Per informazioni 800181401.
Fr. Gu.

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