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L'unione sarda. Cappellacci: via la Giunta

Venerdì l'azzeramento, ieri l'avvio delle consultazioni coi partiti dopo l'annuncio agli assessori. Nessuno è sicuro della riconferma

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È stato un po' come l'ultimo giorno di scuola: Ugo Cappellacci ha riunito i suoi assessori, ha approvato anche qualche delibera, ma soprattutto ha confermato che sarebbe stato l'ultimo appuntamento per la Giunta come la conosciamo finora. Ancora una volta circola la parola «azzeramento»: per rilanciare l'azione di governo nell'ultimo anno di legislatura, il presidente della Regione pensa - tra le altre cose - a una revisione della squadra.
CONSULTAZIONI Il giorno del ritiro ufficiale delle deleghe dovrebbe essere venerdì primo marzo: ma già da ieri Cappellacci ha avviato incontri bilaterali con gli alleati, iniziando dal Pdl e dall'Udc. Le consultazioni potrebbero poi confluire in un vertice di coalizione. Parlando con l'esecutivo il presidente ha garantito che non terrà a lungo gli interim, per non rallentare troppo quell'azione che vuole rilanciare.
L'occasione per cambiare la Giunta nasce dalle candidature degli assessori: Giorgio La Spisa (Bilancio), passato dal Pdl alla montiana Scelta civica, ha già salutato il suo staff, ma le indiscrezioni dicono che potrebbe saltare anche Antonello Liori (Lavoro), candidato fuori dal Pdl ma con l'alleato Fratelli d'Italia. Sergio Milia (Istruzione), in lista con la sua Udc, non appare colpevole di tradimento agli occhi del Pdl: ma non è automaticamente confermato.
Il fatto è che, come sanno i diretti interessati, la certezza della conferma non ce l'ha nessuno. Non a caso si parla di azzeramento e non di rimpasto. Probabile per esempio che restino in Giunta alcuni esponenti del Pdl vicini al governatore, tra cui Simona De Francisci (Sanità, nonché vicepresidente), Oscar Cherchi (Agricoltura), Alessandra Zedda (Industria). Ma in una ricomposizione finale possono spuntare esclusioni a sorpresa, o quanto meno spostamenti.
CENTRISTI Ci sarà poi da verificare la posizione dei Riformatori, identificati con Scelta civica. E anche dell'assessore alle Riforme Mario Floris (Uds) dopo il suo patto con l'Upc, collocata dal leader nazionale Antonio Satta nel centrosinistra. Per l'Udc, circolano voci di un possibile rientro di Giorgio Oppi (che si prepara a cambiare il nome del gruppo consiliare: probabile effetto delle tensioni sulle liste per le Politiche).
Cappellacci non parla, ma si sa che intende proporre ai partiti un programma aggressivo in vista delle Regionali del febbraio 2014. «Confermo che ci siamo incontrati, ma senza parlare di assessorati», precisa il capogruppo Pdl Pietro Pittalis: «Abbiamo condiviso la necessità di un rilancio dell'azione di governo e stiamo ragionando di programmi, a partire dal sostegno alle imprese artigiane, agricole e turistiche, e dalla battaglia per ottenere la zona franca integrale».
Nel dopo-voto, il governatore ha notato che la somma dei partiti che lo sostengono - benché divisi alle Politiche - gli conferma la maggioranza. Ma Mario Diana, che resta nel Pdl pur guidando il gruppo “Sardegna è già domani”, ora all'opposizione, osserva: «In questa situazione, se si stacca anche un solo pezzo cambia tutto. Cappellacci fa bene ad azzerare la Giunta, ma la forze di maggioranza riflettano attentamente e parlino con tutti».
Giuseppe Meloni

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