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L'unione sarda. Floris e Tupponi a Cagliari

L'assessore e il consigliere promossi dopo il voto

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Il voto di domenica e lunedì, che ovunque con l'effetto-Grillo sconquassa equilibri politici consolidati, promuove due nuoresi nel consiglio regionale. L'elezione annunciata di Giuseppe Luigi Cucca al Senato apre le porte dell'aula di via Roma a Vincenzo Floris, esponente del Pd e attuale assessore comunale al Lavoro. Il suo ritorno a Cagliari, dove ha già fatto una legislatura, potrebbe dare l'input al sindaco Alessandro Bianchi per un ridimensionamento della giunta riducendo gli attuali undici assessorati e dando così un segnale di sobrietà in tempi in cui i costi della politica fanno precipitare al massimo la credibilità dei partiti. L'ingresso a sorpresa di Roberto Capelli alla Camera per il Centro democratico consente al consigliere comunale Giuseppe Tupponi di approdare a Cagliari.
REAZIONI «Mi fa piacere per Roberto Capelli che sicuramente porterà a Roma una voce in più, importante per un territorio in forte difficoltà», commenta Tupponi. Ammette la soddisfazione personale per sua la promozione in consiglio regionale. Ma nulla di più, anche perché per l'ufficialità servono alcuni passaggi che ancora mancano. Perciò per ora continua i suoi ritmi di lavoro quotidiani, come cardiologo della Asl, e incassa messaggi di congratulazioni. Un passato socialista anche come vice sindaco della città, consigliere della civica “Città in Comune” nel 2005 e poi nel 2010, approdato al gruppo misto dopo tante battaglie fatte dall'opposizione, è il primo dei non eletti nella lista dell'Udc che alle regionali del 2009 consente l'elezione di Capelli in Consiglio. Ora lui, capolista alla Camera per il Centro democratico di Bruno Tabacci, a sostegno di Pierluigi Bersani, approda a Roma grazie al calcolo dei resti.
LA GIUNTA Vincenzo Floris, primo dei non eletti alle regionali nella lista del Pd, esterna prudenza in attesa della proclamazione di neo deputati e senatori. A quel punto Cucca, accettando l'elezione a Palazzo Madama, dovrà dimettersi dall'aula di via Roma consentendo l'ingresso di Floris. Il suo ritorno in consiglio regionale potrebbe essere l'occasione perché il sindaco provveda al rimpasto della giunta.
RIMPASTO Negli ambienti politici viene esclusa la sostituzione di Floris con un altro esponente del Pd che conservi l'assessorato al Lavoro. Si farebbe strada l'idea di accorpare la competenza ad altre deleghe nella prospettiva di una riduzione dei posti nell'esecutivo, già super contestati dall'opposizione. Di fronte al ciclone Grillo anche in città, dove il Pd vince ma alla Camera il movimento Cinque stelle incassa 35 voti in più, è atteso un segnale che tenga conto della protesta diffusa contro la politica.
Marilena Orunesu

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