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L'unione sarda. Guerra aperta nel centrosinistra

Ultimatum del Pd al Psi: subito il nuovo assessore, basta rinvii, altrimenti si rompe

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Ormai è guerra tra Pd e Psi. La crisi politica in Provincia diventa sempre più aggrovigliata. Ieri il vertice di maggioranza convocato dal presidente Roberto Deriu fa venire a galla crescenti tensioni interne alla coalizione.
LA RIUNIONE Il Pd con il segretario Giuseppe Pirisi insiste sulla necessità di chiudere la crisi con la nomina di un nuovo assessore socialista, in sostituzione di Ivo Carboni, come deciso dalla direzione provinciale del partito. Ma il Psi non indica nomi e allarga la verifica a tutta la maggioranza, andando oltre il problema che divide il partito e il Pd. Finisce che Pirisi lascia l'incontro, gli alleati proseguono la discussione senza il Pd.
SOCIALISTI «È emersa una posizione negativa rispetto all'atteggiamento del Pd, non rispettoso del tavolo e inaccettabile. Chi si siede a un tavolo deve discutere», dice il segretario provinciale del Psi, Mario Giannasi. «Il problema politico - insiste - è della maggioranza. Il Psi è preoccupato della paralisi dell'attività amministrativa tant'è che non era favorevole all'azzeramento della giunta, ma alla restituzione delle deleghe dell'assessore Carboni al presidente in attesa che i partiti risolvessero i problemi posti dal Pd e da altri alleati».
PARTITO DEMOCRATICO Pirisi interviene con una dura nota, monito e ultimatum rivolto al Psi. «Il Pd ribadisce che la situazione venutasi a creare nella Provincia con l'azzeramento della giunta non possa protrarsi ulteriormente. Non è accettabile, infatti, che l'attività amministrativa debba ancora essere penalizzata da atteggiamenti, dilatori e furbeschi, che provocano evidenti danni all'ente e a tutti i cittadini della nostra provincia», sottolinea Pirisi. E aggiunge: «Il Pd ribadisce la fiducia e il sostegno al presidente, alla coalizione di centrosinistra che ne ha determinato la sua elezione, ai propri assessori e al gruppo consiliare. Auspica che chi deve fornire le risposte alle richieste formulate dal presidente della Provincia, nel merito della propria rappresentanza in giunta, lo faccia con immediatezza». In conclusione richiama la posizione sul caso Carboni: «Il Pd ribadisce la propria indisponibilità a far parte di una coalizione che vedesse la presenza dell'assessore che, con i propri comportamenti, ha operato per minare la credibilità dell'esperienza amministrativa del centrosinistra. Il reiterarsi di atteggiamenti dilatori sarebbero giudicati dal Pd come una volontà di rompere la coalizione con le conseguenze che ciò determinerebbe». ( m. o. )

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