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L'unione sarda. Sei milioni per le vacanze sostenibili

LA NOVITÀ. Il bando presentato ieri

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Se ne parla ormai da una decina d'anni, ma anche in Sardegna solo in pochi conoscono il suo vero potenziale economico. È il turismo sostenibile, «un volano per nuove occasioni di sviluppo» di un settore che in Italia vale 130 miliardi di euro l'anno, il 10% del Pil. Di questo si è parlato ieri a Cagliari nel corso del convegno “Turismo sostenibile nel Sud Sardegna: tra crisi e opportunità”, organizzato dall'agenzia di formazione professionale Leonardo. «Sostenibilità non significa solo tutela dell'ambiente», ha spiegato Enzo Finocchiaro, del coordinamento Agende 21 locali italiane, «ma soprattutto valorizzazione delle identità dei territori attraverso azioni comuni tra privati e istituzioni che abbiano ricadute positive in termini di occupazione e contenimento dei costi».
I risvolti economici sono solo un aspetto, seppure il più gradito. «Il turismo sostenibile tutela anche le caratteristiche ambientali e socio-culturali delle comunità», ha aggiunto Finocchiaro. Per la Sardegna, il problema principale è la stagionalità, vale a dire la concentrazione dei flussi turistici nei mesi estivi. «Ma con alcune azioni si può allungare la stagione, garantire occupazione, e aumentare i ricavi senza danneggiare l'ambiente», ha detto Patrizia Modica dell'università di Cagliari. «Sarebbe sufficiente diversificare il prodotto, promuovere eventi o festival, adottare misure pubbliche come tassa di soggiorno e politiche di differenziazione dei prezzi», ha aggiunto. La Regione ci crede. E dopo aver “creato” 45 nuovi manager del turismo sostenibile (formati negli ultimi 2 anni dall'agenzia Leonardo), ora si prepara a finanziare progetti di impresa con il bando “Avviso Prima”, con cui mette a disposizione 6 milioni di euro. C'è tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda. Ogni progetto sarà finanziato con 50.000 euro. ( ma. mad. )

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