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L'unione sarda. Latte di capra, una nuova rete.

Nasce nell'Isola la più grande filiera del settore: Intesa investe 15 milioni.

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L'obiettivo è ambizioso: realizzare la più grande filiera caprina italiana. Amalattea, leader nazionale del settore, e Banca di credito sardo ci credono: ieri nella sede dell'ex Cis, le due società hanno messo assieme dodici produttori isolani che hanno firmato un'intesa per produrre 6 milioni di litri di latte. Una quantità che si aggiunge ai 30 milioni prodotti in Italia (di cui un terzo nell'Isola).
I FINANZIAMENTI Insomma, latte e formaggi non saranno solo sinonimo di pecora. E il parente prossimo di questo erbivoro, la capra appunto, si prepara a conquistare una fetta consistente di mercato. Grazie anche all'accordo siglato ieri mattina si dà dunque il via alla rete d'imprese per il latte caprino sardo, dodici mesi l'anno. L'istituto di credito metterà sul piatto 10-15 milioni di euro per finanziare nuovi macchinari, stalle, mungitrici e materia prima.
LA QUALITÀ È stata innovata la qualità del prodotto, che avrà un sapore meno forte e un livello standardizzato grazie anche all'inserimento di una razza spagnola. «Un'opportunità di crescita occupazionale e di rilancio dell'agroalimentare in un momento in cui questo latte è in controtendenza rispetto agli altri settori, e vive un momento di grande fulgore», ha commentato l'amministratore delegato di Amalattea, Maurizio Sperati. Il progetto, come detto, coinvolge dodici allevamenti dislocati sull'Isola e punterà su un incremento della produzione. Fra queste c'è pure la cooperativa sociale Ponte di Paolo Laudicina che opera a Sant'Antioco per il reinserimento dei detenuti. Socio è anche Isa Spa (società governativa del ministero delle Politiche agricole alimentari).
IL PREZZO «Proponiamo contratti d'acquisto a cinque anni con prezzo minimo garantito fra i 62 e 65 centesimi a litro e investimenti di qualità», ha aggiunto Sperati. «La nostra impresa vanta una copertura del 66% del mercato nazionale. Le capre potranno produrre sei milioni di litri di latte e si potrà così evitare di ricorrere ad altri Paesi europei per soddisfare la domanda interna. Ma perchè ciò accada occorrono strutture e infrastrutture, private e pubbliche, per rilanciare una filiera agricola recentemente trascurata che deve essere ammodernata».
I NUMERI Oggi in Italia si producono 30 milioni di litri a fronte di un fatturato di 15 milioni di euro. I consumi di latte raggiungono invece quattro milioni di litri: di questa parte gli imprenditori sardi ne producono tre milioni.
Lanfranco Olivieri

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