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L'unione sarda. Oniferi Il sindaco a Beppe Grillo: «Versateci quei rimborsi»

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Utilizzare i rimborsi elettorali per aiutare i piccoli Comuni in difficoltà. È la proposta, con leggera vena provocatoria, che il sindaco di Oniferi Stefania Piras lancia via web a Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque stelle che ha annunciato di voler rinunciare al rimborso elettorale, oltre quaranta milioni di euro. Nella breve missiva, pubblicata sulla pagina Facebook e sul blog del comico genovese, il giovane primo cittadino descrive la grave situazione finanziaria del suo paese: «Ho ereditato - si legge - dalle precedenti amministrazioni, Pdl prima e Pd poi, una situazione disastrosa. Siamo sull'orlo del dissesto finanziario per via di un finanziamento di seicentomila euro concessoci dal ministero dell'Interno. Per colpa della mala gestione ce li chiedono indietro». Tra le righe il Stefania Piras esprime rabbia e disperazione. Ama il suo piccolo paese e umilmente chiede una mano: «Io chiedo aiuto al M5s. Non rinunciate al rimborso elettorale ma aiutate gli enti come il mio, a rischio default».
Nel messaggio il sindaco di Oniferi fa riferimento al centro didattico ambientale de S'Infurcadu, alla periferia del paese, che dopo oltre sei anni è tra le incompiute più tristi del Nuorese. Lo scorso anno è scaduto l'ultimatum e il Ministero chiede la restituzione dei fondi. Cifra che il Comune non possiede. Diversi i commenti rilasciati sulla bacheca del social network: «Mi sono arrivati tanti messaggi, alcuni di stima, altri di critiche. La lettera inviata a Grillo - riflette il sindaco - sta facendo discutere. Ma non so più che risposte dare alle persone disperate». Intanto l'incompiuta sarebbe finita nel mirino di Striscia la notizia.
Giovanna Falchetto

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