La presentazione del nuovo esecutivo non spegne le polemiche interne alla maggioranza. E forse per questo, oggi alle 12, il gruppo Pdl andrà a rapporto da Cappellacci a Villa Devoto.
SCONTENTI Ieri il malumore degli esclusi, tra i berlusconiani, si è addensato come una cappa intensa di fumo nel Palazzo di via Roma. L'adesione a Fratelli d'Italia da parte di quattro consiglieri Pdl su cinque sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ancor di più, in serata, quando si è sparsa la voce di un possibile avvicendamento alla guida della commissione Urbanistica proprio in seno a Fratelli d'Italia. Considerato che Matteo Sanna farà il capogruppo, Teodoro Rodin (entrato nel gruppo che indica come assessore Antonello Liori con Lina Lunesu, Domenico Gallus ed Eugenio Murgioni, tutti del Pdl) avrebbe l'ambizione di guidare l'organismo consiliare.
IL CASO Sanna, però, era stato confermato alla guida della commissione anche dopo il suo passaggio dal Pdl a Fli solo per accordi interni ai partiti. E ora il Pdl vorrebbe riprendersi quel “pezzo”, anche per tenere a bada gli scontenti. Uno di questi sarebbe Giorgio Locci, inizialmente indicato per l'assessorato all'Industria e poi estromesso per ragioni interne, che sarebbe intenzionato a dimettersi da vicecapogruppo.
GLI ALLEATI E se l'Udc ha confermato la sua delegazione, chiedendo però maggiore operatività nell'azione di governo, i Riformatori battono su un tasto a loro caro: «Abolizione delle Province, sia di quelle nuove che di quelle storiche, dei cda degli enti e delle aziende regionali e avanti con l'Assemblea costituente: questi erano i punti cardine che avevamo chiesto per la conclusione positiva della verifica. Su questi punti c'è un impegno formale da parte del presidente della Regione e della maggioranza». A dirlo è il coordinatore, Michele Cossa. (lo. pi.)