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l'unione sarda. Asl Nuoro. Bufera su sette assunzioni

Barracciu (Pd): nuova parentopoli nella sanità

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L'assunzione di sette assistenti amministrativi alla Asl diventa nuovo caso politico. Nell'occhio del ciclone ancora una volta il concorso bandito nel 2008, espletato tra il 2009 e il 2010, bocciato dal Tar e dal Consiglio di Stato. Ora la Asl recupera quella graduatoria e delibera l'assunzione dei sette. «È notorio che siano tutte persone legate da vincoli di parentela con politici nuoresi e dirigenti della Asl 3», denuncia Francesca Barracciu. Contro la parentopoli il consigliere regionale del Pd presenta una nuova interrogazione all'assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci.
IL CASO Francesca Barracciu punta l'indice sulla difformità di trattamento riservata dalla Asl al concorso per assistenti amministrativi e per venti operatori sociosanitari: l'uno ripescato a tutti i costi, l'altro annullato dalla stessa Azienda nonostante su entrambi pesassero contestazioni analoghe legate alla commissione esaminatrice. I due concorsi vengono regolarmente espletati: per ognuno c'è una graduatoria. Quello per assistenti amministrativi è oggetto di due ricorsi al Tar, portati avanti da persone diverse, idonee, ma non al vertice della graduatoria. La contestazione riguarda la nomina e la composizione della commissione esaminatrice. Il Tar dà ragione ai ricorrenti e annulla il concorso per assistenti amministrativi.
LA ASL Intanto, i sette posti vengono occupati da lavoratori interinali: il loro incarico finisce prima della sentenza del Tar. A quel punto la Asl assume a tempo determinato dalla graduatoria contestata. Dopo la decisione del Tar, i sette vengono licenziati e allora sono alcuni di loro a fare ricorso rivolgendosi al Consiglio di Stato. Due i ricorsi: uno finisce con la conferma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale di annullamento del concorso, l'altro si arena prima della sentenza perché il ricorrente rinuncia.
LA DELIBERA Ora il direttore generale della Asl, Antonio Maria Soru, firma una delibera per l'assunzione dei sette ammessi in graduatoria, sostenuta da un parere legale che si fonda sulla rinuncia dei ricorrenti vincitori al Tar e al Consiglio di Stato. «Il fatto che i promotori dei ricorsi abbiano rinunciato agli effetti delle sentenze non significa - nota Francesca Barracciu - che i gravi vizi acclarati dalla giustizia amministrativa siano spariti. Cosa c'è dietro tutto questo affetto gestionale per gli amministrativi e al contrario tanto rigore contro gli Oss?».
GLI OSS Il concorso per assistenti sociosanitari viene annullato in autotutela da Soru. In attesa del Tar, la Asl attinge da una vecchia graduatoria. Poi arriva la sentenza che dà ragione alla Asl riconoscendo un vizio nella nomina e nella composizione della commissione. Gli Oss, vincitori del concorso, si rivolgono a quel punto al Consiglio di Stato che deve ancora pronunciarsi. «È inammissibile - accusa la Barracciu - rimettere in piedi atti illegittimi, ma se il direttore generale ritiene di dover fare carta straccia della legge allora deve rimettere in piedi anche la graduatoria degli Oss, al pari degli amministrativi». ( m. o. )

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