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L'unione sarda. Colli (Psd'Az): «Senza governo Isola al collasso»

Appello ai parlamentari

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«I parlamentari sardi battano un colpo e comincino a farsi sentire a Roma: la Sardegna ha subito bisogno di risposte». È l'appello del segretario nazionale del Psd'Az Giovanni Angelo Colli, preoccupato per il fatto che, senza governo nazionale, la Vertenza Sardegna continuerà a non avere voce.
IL PARERE «La Carta costituzionale disciplina con molta semplicità la formazione del governo ma, nella prassi, si tratta di un complesso e articolato processo che, tra le consultazioni e l'incarico, potrebbe concludersi anche a maggio», spiega Colli, «col rischio reale che la Sardegna veda esplodere definitivamente alcune situazioni di crisi già drammaticamente compromesse». Il riferimento del segretario sardista è ai tanti tavoli di confronto aperti con Roma, che restano ancora senza alcuna risposta, data la situazione di transizione: «Oggi nessuno, neppure dal Governo regionale, richiama con la giusta determinazione i temi della cosiddetta Vertenza Sardegna, come se la normale amministrazione a cui è costretto il governo in carica giustifichi l'accantonamento di tutte le nostre emergenze e anche il blocco di alcuni trasferimenti».
SILENZIO Per Colli quel che è più grave è che «gli stessi parlamentari eletti nell'Isola paiono appassionarsi di più alle dinamiche partitiche e di Palazzo, dimenticando che il nostro sistema economico e sociale è ormai al collasso e i nodi che bloccano il nostro sviluppo: vertenza entrate, zona franca, sistema del credito, infrastrutture, costo energia, pressione fiscale, patto di stabilità e insularità, restano ancora tutti da sciogliere». L'invito di Colli è perciò quello di «richiamare ognuno alle proprie responsabilità affinché si costruisca senza ulteriore indugio la massima unità fra tutti i parlamentari sardi sul comune senso d'appartenenza e sulla consapevolezza delle perduranti e gravissime inadempienze dello Stato italiano, che continua a violare il patto costituzionale del 1948 dimenticandosi totalmente della Sardegna».

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