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L'unione sarda. Cin e Moby padroni dei mari sardi

Compagnie in fuga. A Golfo Aranci resta solo Sardinia Ferries. Spunta una cordata isolana

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Sardegna sempre più isolata. Ogni estate, con l'arrivo dei turisti, si fa la conta dei collegamenti con la Penisola, e ogni anno si registra qualche rotta in meno. Dopo i tagli operati dalle compagnie aeree nei mesi scorsi, arrivano quelli delle società marittime. Rispetto allo scorso anno mancano infatti all'appello Saremar e Gnv. In pratica, con qualche eccezione, le rotte sono in mano a Tirrenia (che non può fare cancellazioni in quanto le rotte sono previste e sovvenzionate dalla convenzione con lo Stato) e a Moby. Insomma un cane con due teste, visto che il patron della compagnia della balena è anche il maggiore azionista di Cin, la società che ha comprato Tirrenia.
ROTTE I maggiori tagli si registrano nei porti del nord dell'Isola, dove operavano più compagnie private rispetto a Cagliari. Il capoluogo sardo, infatti, non è una meta ambita per il trasporto passeggeri: traversata troppo lunga e costosa. Rispetto allo scorso anno, da Olbia non salperanno più i traghetti Saremar per Civitavecchia e dal 2011 manca anche la rotta per il porto laziale operata da Snav. L'Isola Bianca, poi, perde anche la rotta per Genova, finora assicurata da Gnv. Olbia sarà quindi collegata via mare con il resto d'Italia solo da Tirrenia e Moby. La prima garantisce tutto l'anno i traghetti per Civitavecchia e per Genova (questa linea con cadenza trisettimanale), mentre la seconda collega la Gallura con Livorno e d'estate aggiunge la rotta per il porto Ligure.
A Golfo Aranci, invece, rimane solo Sardinia Ferries che mantiene la rotta per Livorno ma sino a due anni fa era attiva anche quella per Civitavecchia (cancellata, pare, per mancanza di passeggeri). Rimanendo sempre al Nord, a Porto Torres, dopo il forfait di Saremar, rimangono le corse per Genova (gestite da Tirrenia e Gnv) e per Civitavecchia (con destinazione finale Barcellona, operata da Grimaldi).
FLESSIONE Guardando il traffico, effettivamente, il calo dei passeggeri è innegabile. Secondo i dati forniti dall'Autorità portuale del Nord Sardegna nel 2012 sono stati registrati 3,7 milioni di passeggeri contro i 4,4 milioni dell'anno prima e i 5,7 milioni del 2010. In due anni sono stati persi 2 milioni di passeggeri. E la prossima estate non fa presagire numeri migliori, visto l'abbandono delle compagnie.
SAREMAR Eppure l'esperimento dei collegamenti nazionali gestiti da Saremar con Scintu e Dimonios si sarebbe dovuto trasformare in una realtà consolidata dopo due estati di prova. Ma una volta costituita la Flotta Sarda il progetto è rimasto lettera morta anche perché sull'operazione pesano le indagini europee volte ad accertare la corretta gestione delle rotte. La speranza è ora riposta sulla cordata che alcuni imprenditori hanno detto di voler costituire per avviare, su richiesta, un collegamento tra Olbia e Livorno (e magari per Civitavecchia). Al momento, però, rimane solo un'idea e nel frattempo la Sardegna è sempre più ostaggio dei signori del mare.
Annalisa Bernardini

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