Chiusa la Borore-Ottana, una parte del traffico pesante si riversa ora sulla provinciale 66, che collega Borore con Sedilo e Aidomaggiore. È il caos totale, con una situazione che diventa giorno dopo giorno sempre più insostenibile. Tanto che il presidente del Consiglio provinciale Daniela Forma chiede l'intervento urgente del prefetto di Nuoro Pietro Lisi, per la riapertura immediata della 131 Nuoro-Abbasanta, vietata al traffico pesante ormai da oltre quattro mesi. La provinciale Borore-Sedilo è una stradetta con due solo corsie, larga soltanto sei metri che, se non si interviene subito, rischia il dissesto che i mezzi pesanti nel giro di un paio di mesi hanno causato sulla Ottana-Borore. «Questa strada - scrive tra l'altro Daniela Forma nella lettera indirizzata al prefetto - è percorsa quotidianamente dal pullmino che trasporta diversi bambini dai 2 ai sei anni, da Borore verso la scuola materna di Aidomaggiore». Non solo. Anche sulla statale Macomer-Nuoro iniziano a vedersi i primi segni del dissesto, oltre all'intasamento del traffico nelle ore di punta.
«EVITARE LA PARALISI» Per Daniela Forma la situazione in tutte le strade del Marghine, quelle statali e quelle provinciali è diventata ormai insostenibile. Per questo il presidente del Consiglio provinciale ritiene indispensabile l'intervento del prefetto di Nuoro, prima che la protesta possa dilagare in tutto il territorio e prima di una paralisi totale che rischia di spezzare la Sardegna in due. Al prefetto si chiede un intervento urgente, affinché l'Anas apra tempestivamente il tratto della 131 Abbasanta Nuoro, chiusa al traffico pesante delle aree industriali dell'intero nuorese da oltre quattro mesi e che gli autotrasportatori hanno scelto come percorso alternativo le strade del Marghine, che ancor prima versavano in condizioni precarie. «Si deve intervenire - scrive Daniela Forma - perché la Provincia non si veda costretta a ulteriori ordinanze di limitazione del traffico nelle strade di sua competenza e l'Anas proceda speditamente a concludere i lavori sulla Abbasanta-Nuoro».
Francesco Oggianu