Ginepri, ceramiche e terracotta per una mostra che sposa arte e ambiente. Nel nuovo locale Pintadera a Cala Gonone, in viale Colombo, è visitabile fino al primo aprile l'esposizione che segna l'incontro fra il ceramista dorgalese Piergiorgio Gometz e il maestro del ginepro, l'orunese Gian Pio Porcu.
«I due artisti si sono incontrati alcuni anni fa a una mostra a Buddusò, ma prima d'ora non avevano mai collaborato a un evento», spiegano Marco Mura e Giuseppe Mulas, ideatori dell'iniziativa.
Gometz, ceramista dorgalese molto amato, da quarant'anni vive e lavora a Cagliari dove ha un laboratorio artistico. «Spesso la vita ci porta dove il pane è meno amaro», dice lui stesso. A Cala Gonone espone opere in ceramica e terracotta, come la raffinata scultura di una donna in costume che riposa adagiata sul suo “canisteddu”, ma è anche autore di diversi bassi e alti rilievi in bronzo che abbelliscono numerose chiese, a Dorgali, Nuoro e Cagliari.
Gian Pio Porcu, ex calciatore della Dorgalese e del Cagliari di Gigi Riva, lavora il ginepro, passione scoperta 12 anni fa, creando sedie, tavoli, corrimano, culle e persino animali e vascelli. «Credo il ginepro sia l'anima stessa del sardo, anche per le tortuosità», spiega precisando che le sculture sono ricavate da legno caduto naturalmente o addirittura bruciato e recuperato. L'attività di Porcu, in collaborazione con il Corpo forestale, è veicolo per tante iniziative di educazione ambientale nelle scuole. Inaugurata con successo sabato pomeriggio, la mostra è l'ultima tappa dell'educational tour promosso dal comune di Dorgali nell'ambito della Bitas di Bosa. Un cicerone d'eccezione: all'inaugurazione era presente Graziano Mesina, parente di Porcu.
Anche Mesina ha fatto gli onori di casa, guidando alcuni visitatori disabili alla mostra, descrivendo le opere di Gometz e Porcu, che per parte loro hanno lasciato piena libertà agli ospiti di procedere ad una scoperta tattile delle loro opere.
Pierfrancesco Lostia