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L'unione sarda. Patto di stabilità, botta e risposta Lai-Cappellacci

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Il voto all'unanimità del Parlamento per dare il via libera all'iter sull'esame del decreto del Governo per il pagamento di 40 miliardi di debiti verso le imprese da parte della pubblica amministrazione rappresenta «un'occasione importante per il sistema Sardegna», dice il senatore e segretario regionale del Pd, Silvio Lai.
«Occorre che il sistema regionale della pubblica amministrazione, dai comuni, alle province e, soprattutto alla Regione, si trovi da subito in condizioni di interagire con rapidità e trasparenza e che le banche locali, che si sono già impegnate ad attuare convenzioni con gli enti locali, collaborino come a un interesse di sistema», sottolinea aggiungendo che «in più, nel decreto, una volta predisposto dal Governo, potrà trovare spazio la discussione intorno alla specifica condizione dell'Isola per un aggiornamento del Patto di stabilità regionale, che risulta oggi del tutto inadeguato per precisa responsabilità del quartetto Cappellacci-La Spisa-Berlusconi-Tremonti».
Replica Alessandro Serra, portavoce del presidente della Regione, Ugo Cappellacci: «Nella sua nuova veste di senatore, Lai ha l'opportunità di rimediare alle dimenticanze di quando era consigliere regionale di maggioranza: per ottenere risultati sarebbe il caso che si rivolgesse con determinazione al Governo anziché polemizzare con la Regione». E precisa: «Il patto di stabilità è inadeguato» perché «nella precedente legislatura non fu modificato in base al nuovo regime delle entrate e la Giunta Cappellacci si è ribellata a tale situazione, perfino per le vie legali».

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