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L'unione sarda. Zona franca, schiaffo Ue

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Tutto da rifare per la zona franca perché «Cappellacci ha sbagliato l'indirizzo al quale inoltrare la richiesta per istituire la zona franca sarda». Lo annuncia il leader del Psd'Az, Giacomo Sanna, sottolineando che «inseguire i fantasiosi percorsi di alcuni movimenti o dei loro supposti leader non è utile per costruire un percorso realistico e politicamente percorribile per realizzare la zona franca sarda. Anzi in questo caso, persino il presidente della Regione si è esposto ad esportare in Europa una figura barbina della quale i sardi avrebbero fatto volentieri a meno».
Sanna, che presenterà una proposta di legge sulla zona franca, riferisce i contenuti della risposta del direttore generale della Commissione europea per la fiscalità e l'unione doganale, alle comunicazioni datate 8 e 12 febbraio 2013 del presidente della Giunta regionale. «Il direttore Heiz Zourek - osserva - spiega con toni al limite dello sfottò, che la Commissione non ha la facoltà di trattare le richieste formulate da una Regione di uno Stato membro tese a modificare il campo geografico di applicazione della legislazione dell'Unione europea. Analogamente, la Commissione europea non ha facoltà di trattare domande riguardanti l'istituzione di zone franche».
Pronta la replica di Cappellacci. Il suo portavoce Alessandro Serra sostiene che «sulla zona franca l'onorevole Sanna appare aver perso il collegamento con la realtà. Non vi è alcuna “figuraccia” perché lo stesso direttore Zourek afferma la necessità di un pronunciamento dello Stato centrale, impegnandosi a chiederlo direttamente. Il presidente Cappellacci, mentre scriveva all'Unione Europea, sollecitava contemporaneamente un intervento del Governo».

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