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L'unione sarda. Tares, partenza anticipata

In vigore a maggio ma l'aumento slitta a dicembre

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Partenza anticipata e soprattutto soft per la Tares, il nuovo tributo sui rifiuti: entrerà in vigore da maggio, anziché luglio, ma la maggiorazione di 30 centesimi al metro quadrato verrà adottata a partire da dicembre, andando a finire tutta direttamente nelle casse dello Stato. È la novità di ieri dopo l'incontro tra Governo e Anci, che ha messo così la parola fine a un braccio di ferro in corso ormai da mesi tra sindaci e Palazzo Chigi, soprattutto per quanto riguarda l'entrata in vigore del nuovo tributo.
Soddisfatto il presidente dell'Anci Graziano Delrio, che ha sottolineato che in questo modo si è evitato «un deficit di liquidità che avrebbe creato grossi problemi alle imprese locali della raccolta rifiuti» (circa 500, ndr ).
L'INCONTRO Ieri a Palazzo Chigi - per il Governo erano presenti i ministri Grilli, Catricalà, Clini e Barca - la folta delegazione dell'Anci è tornata a chiedere un rinvio al 2014 della Tares, oppure, in mancanza di copertura, una sua anticipazione a aprile. Non a caso poco prima della riunione Delrio era tornato a insistere sul fatto che «il Governo ha già “coperto” questa tassa, nel senso che ha fatto un taglio a noi, che riscuotiamo per conto del Governo un miliardo di euro, com'è avvenuto già per l'Imu». Governo e sindaci terranno oggi un secondo round tecnico per mettere nero su bianco i particolari dell'intesa.
ADDIO TARSU E TIA Smentite nel frattempo le voci insistenti circolate nell'ultima settimana sul possibile mantenimento in vita delle vecchie Tarsu e Tia, dubbi alimentati dal fatto che la maggiorazione della Tares verrà applicata soltanto da dicembre prossimo. Ieri però è arrivato il chiarimento: da maggio farà il suo ingresso ufficiale il nuovo tributo, nel quadro operativo fissato dall'articolo 14 del decreto legge 201 del 2011. Circostanza confermata dal vicepresidente dell'Anci Alessandro Cattaneo, secondo il quale l'altra scadenza di pagamento, oltre maggio e dicembre, potrebbe essere settembre. Diverso il parere del sindaco di Roma e presidente del Consiglio nazionale Anci Gianni Alemanno, che parla invece di «rinvio» del tributo: «Era una tassa, non solo più pesante, ma che doveva essere riscossa in estate - ha sottolineato - nel frattempo i Comuni sarebbero rimasti senza risorse per la raccolta rifiuti».
L'ITER La volontà del Governo di uscire quanto prima dall'impasse verrebbe confermata dal fatto che Palazzo Chigi vorrebbe inserire Tares e sblocco dei debiti PA nello stesso decreto. Di Tares si occuperà martedì il Senato, ma intanto il mondo della politica è ancora diviso, come dimostra la mozione di ieri del Pdl che avanzano tre opzioni: abrogazione, rinvio al 2014 o nuove scadenze di pagamento.

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